Iran definisce "illegale" la minaccia di sanzioni
In una serie di recenti sviluppi, il Ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghtchi, ha espresso preoccupazioni riguardo alla reintroduzione di sanzioni dell'ONU contro il suo paese da parte di Germania, Francia e Regno Unito (E3). L'E3 ha attivato il meccanismo "snapback" al Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad agosto 2025, avviando un termine di 30 giorni per l'Iran per rispettare le condizioni dell'accordo nucleare di Vienna o affrontare nuove sanzioni.
Araghtchi ha invitato l'E3 a correggere il loro passo e a perseguire un approccio responsabile e realistico nei prossimi giorni. In una telefonata con i suoi omologhi europei e il Rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, ha ribadito che le sanzioni contro l'Iran sono infondate e illegali.
Il ministro degli Esteri dell'Iran ha anche avvertito che la Repubblica Islamica risponderà in modo appropriato a questa "azione ingiustificata" se l'E3 non correggerà il loro passo. Questo avvertimento arriva in mezzo a voci che suggeriscono che Teheran sta valutando di porre fine alla cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) e addirittura di ritirarsi dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT).
La disputa nucleare con l'Iran ruota attorno alla preoccupazione della comunità internazionale sulla costruzione di una bomba nucleare iraniana, una rivendicazione che Teheran nega regolarmente. La reintroduzione di sanzioni dell'ONU è stata accolta con aspre critiche dall'Iran, con l'agenzia di stampa IRNA che riferisce che la telefonata tra Araghtchi e Borrell si è svolta.
Il passo dell'E3 per reintrodurre le sanzioni dell'ONU contro l'Iran segna un significativo aumento delle tensioni tra le due parti. Resterà da vedere come l'Iran risponderà e se gli sforzi diplomatici potranno ridurre la tensione nei prossimi giorni.
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