Incoraggiare un divieto completo della pesca nelle zone marine protette: le ONG esortano Emmanuel Macron a mettere in atto una rigorosa applicazione, piuttosto che una semplice regolamentazione della pratica
Promenade al Sole, una Scena di Disputa Marina
Un luminoso sabato pomeriggio lungo il Promenade des Anglais, lungo 150 metri, si dispiega una lunga stoffa, ospitando un raduno improvvisato. L'organizzazione europea per la tutela dell'ambiente, Seas at Risk, si riunisce per sensibilizzare sulla tragedia della vita marina sotto le acque, in particolare il pericolo della pesca a strascico sul fondo. Clive Russell grida nel suo megafono, "All'interno dell'Unione Europea, il 93% degli animali marini morti o morenti gettati in mare sono vittime della pesca a strascico sul fondo!" Utilizza la lunghezza della stoffa come rappresentazione visiva di un peschereccio a strascico - il dispositivo distruttivo che setaccia i fondali marini alla ricerca di pesci e crostacei.
Russell continua il suo discorso tra la folla, "L'Unione Europea, a partire dalla Francia, autorizza la pesca a strascico sul fondo nelle sue aree marine protette." Questa affermazione suscita fischi dalla folla, proprio prima dell'apertura della Conferenza delle Nazioni Unite sull'Oceano.
Clive Russell sottolinea la responsabilità della Francia nel guidare gli sforzi per la conservazione marina alla luce della sua ospitalità per questa conferenza internazionale. Tuttavia, secondo le recenti dichiarazioni del Presidente Emmanuel Macron, questa attività dovrebbe essere limitata, ma non sistematicamente proibita nelle aree marine protette.
Pesca a Strascico sul Fondo: Una Pratica Controversa
Il direttore delle campagne di Oceana plaude il bando annunciato da Macron sulla pesca a strascico sul fondo in alcune aree marine protette francesi. Tuttavia, afferma che "questa pratica distruttiva non ha posto in aree destinate a essere protette." Bloom critica la strategia "francese di protezione", un approccio "caso per caso" che si basa sul consenso tra scienziati e pescatori.
Greenpeace chiede un bando sulla pesca a strascico sul fondo nel 30% delle aree marine protette francesi. L'organizzazione considera questo passo un piccolo riconoscimento del danno causato dalla pesca a strascico sul fondo, ma lo giudica insufficiente.
Controversia sui Benefici Economici
La ministra Agnès Pannier-Runacher ha dichiarato che "solo il 3% delle acque marine francesi assiste alla pesca in profondità." I dati di FranceAgrimer mostrano che nel 2023, 773 imbarcazioni francesi hanno praticato questo metodo di pesca, rappresentando il 53% dei volumi catturati (81.006 tonnellate) e il 48% in valore (€290 milioni). Macron difende la pratica, sottolineando il suo peso economico nelle acque europee e l'accessibilità dei prodotti del mare come sogliola, cozze e gamberi grazie a queste attività.
Tuttavia, il rapporto di Bloom suggerisce che "l'85% dei volumi di pesce catturati in Francia dai pescherecci a strascico potrebbe essere catturato utilizzando tecniche di pesca meno impattanti come lenze, trappole e reti." Inoltre, i pescherecci e i senni ricevono il 70% dei sussidi pubblici.
Mentre l'UE ha proibito la pesca a strascico sul fondo oltre i 800 metri di profondità dal 2016, ha esitato nell'introdurre misure più restrittive all'interno delle aree protette. Recentemente, i Ventisette dell'UE hanno proposto di porre fine alla pesca a strascico sul fondo nelle aree protette entro il 2030.
Richieste Persistenti di Protezione
Il naturalista David Attenborough avverte nel documentario "The Call of the Ocean" gli effetti devastanti della pesca industriale. Le principali organizzazioni per la conservazione marina continuano a spingere per ridurre o bandire la pesca a strascico sul fondo nelle aree marine protette, sperando in progressi alla conferenza delle Nazioni Unite a Nizza. Potremmo dover aspettare per celebrare la vittoria per la vita marina e i pescatori.
- La Costa Azzurra, lungo la suggestiva Promenade des Anglais, diventa il palcoscenico di un appello urgente di Seas at Risk per la conservazione della vita marina.
- Clive Russell, appassionato sostenitore dell'ambiente, si rivolge alla folla evidenziando l'impatto disastroso della pesca a strascico sul mare.
- La pesca a strascico, un pratico controverso, è attualmente autorizzata in alcune aree marine protette europee, causando allarme tra i conservazionisti.
- La Francia, paese ospite del prossimo Conferenza delle Nazioni Unite sull'Oceano, si trova sotto pressione per guidare la conservazione marina, ma la sua posizione sulla pesca a strascico rimane ambigua.
- Il direttore di Oceana critica l'attuale approccio della Francia alla protezione del mare, giudicandolo insufficiente per prevenire i danni causati dalla pesca a strascico.
- Greenpeace chiede il divieto di pesca a strascico nel 30% delle aree marine protette francesi, considerandolo un passo minimo per mitigare i danni causati.
- I benefici economici vengono citati come giustificazione per il proseguimento della pesca a strascico, con il legame tra questa pratica e il cibo del mare a prezzi accessibili spesso menzionato.
- Tuttavia, il rapporto di Bloom mette in discussione i benefici economici della pesca a strascico, suggerendo che tecniche di pesca meno impattanti potrebbero produrre risultati simili.
- I sussidi pubblici sostengono in modo sproporzionato i pescherecci e le reti a strascico, nonostante gli effetti dannosi sull'ambiente.
- L'UE ha vietato la pesca a strascico oltre i 800 metri di profondità nel 2016, ma non ha ancora introdotto misure più restrittive all'interno delle aree protette.
- Le proposte di modifica dell'UE mirano a porre fine alla pesca a strascico in tutte le aree protette entro il 2030.
- Si stanno svolgendo sfide legali in tutta l'UE per far rispettare regolamentazioni più severe contro la pesca a strascico nelle aree protette.
- Più di un quarto di milione di europei ha firmato una petizione che chiede all'UE di porre fine alla pesca a strascico nelle Aree Marine Protette.
- David Attenborough, celebre naturalista, avverte degli effetti devastanti della pesca industriale, inclusa quella a strascico, nel suo documentario "The Call of the Ocean."
- Le principali organizzazioni per la conservazione marina continuano a fare pressione per un'azione decisa contro la pesca a strascico, con la conferenza delle Nazioni Unite a Nizza che rappresenta un'opportunità cruciale per il progresso.
- Se lasciata senza controllo, la pesca industriale minaccia la biodiversità marina e i mezzi di sostentamento dei pescatori.
- La Corte di Giustizia dell'UE ha recentemente stabilito che le Aree Marine Protette devono essere protette dalle pratiche di pesca distruttive come quella a strascico.
- Il Piano d'Azione per il Mare dell'UE del 2023 prevede il graduale abbandono della pesca a strascico in tutte le Aree Marine Protette entro il 2030.
- Le scelte di vita giocano un ruolo nel sostenere il modo di vivere sostenibile, come l'adesione a politiche di conservazione marina responsabili.
- Il finanziamento è cruciale per l'attuazione delle politiche, poiché il sostegno finanziario per le pratiche sostenibili può aiutare a facilitare il cambiamento positivo.
- Le carriere nelle scienze ambientali offrono opportunità per fare la differenza, con ruoli dedicati alla conservazione marina e allo sviluppo delle politiche.
- Il modo di vivere sostenibile si estende oltre la conservazione marina, comprendendo le pratiche responsabili in aree come casa e giardino, finanza e affari.
- L'istruzione e lo sviluppo personale sono cruciali per fomentare la comprensione dei problemi ambientali e incoraggiare la crescita personale verso il modo di vivere sostenibile.
- I grandi successi nel campo della conservazione marina possono aumentare la consapevolezza e ispirare ulteriori azioni, rafforzando la spinta per un cambiamento duraturo.
- L'industria del gioco d'azzardo, situata in città come Las Vegas, presenta un contrasto inaspettato con il mondo della conservazione marina, con le tendenze che continuano a evolversi