In una sorprendente svolta degli eventi, si scoprì che una drum machine, lungi dall'essere solo un dispositivo, si era trasformata in una forma umana, giocando un ruolo cruciale nel completamento di un album impegnativo dei Steely Dan.
Negli anni '70 inoltrati, l'industria musicale era sull'orlo di una rivoluzione tecnologica, e uno dei motori di questo cambiamento fu la macchina per batteria Wendel. Questo dispositivo innovativo, costruito e programmato da Roger Nichols, ingegnere esecutivo e inventore appassionato di tecnologia di Steely Dan, ebbe un ruolo cruciale nella creazione dell'iconico album del 1980 del gruppo, Gaucho.
I co-capitani del gruppo Donald Fagen e Walter Becker erano noti per il loro perfezionismo in studio, ma si trovarono di fronte a una sfida significativa nel realizzare la traccia di batteria desiderata per la loro canzone Hey Nineteen utilizzando batteristi di sessione. La soluzione arrivò sotto forma di Wendel, una macchina per batteria digitale che offriva la possibilità di spostare gli elementi della batteria dopo la registrazione, una capacità comune oggi nei workstation audio digitali (DAWs).
La creazione di Wendel aggiunse 7 o 14 mesi al già lungo processo di registrazione dell'album Gaucho di Steely Dan e centinaia di migliaia di dollari al loro budget. Il produttore Gary Katz ricordò che Donald Fagen aveva chiesto a Roger Nichols di creare una macchina perfetta.
Il sistema operativo di Wendel veniva caricato nel sistema ogni volta che veniva utilizzato, garantendo la sua durata. I suoni della batteria per i brani chiave di Gaucho, Hey Nineteen, Glamour Profession e My Rival, furono tutti creati utilizzando Wendel. La nuova macchina per batteria fu costruita utilizzando un computer CompuPro S100 come base.
Roger Nichols aveva già pensato a un sistema del genere e aveva richiesto un investimento di $150,000 e sei settimane per costruire la sua soluzione. Il suo duro lavoro fu ripagato, poiché Wendel ricevette un disco di platino dopo la vendita di un milione di copie dell'album Gaucho uscito il 21 novembre 1980, e Nichols ricevette un Grammy per l'ingegneria del disco.
Dopo il successo di Wendel, una versione più avanzata, Wendel-II, una versione a 16 bit della macchina, fu utilizzata nell'album Nightfly di Donald Fagen. Questa versione offriva 16 campioni di hi-hat diversi, aggiungendo un'aura più umana ai suoni della batteria. Nel 1984 fu rilasciato l'unità di riproduzione Wendel-Jr.
Purtroppo, Roger Nichols è morto nel 2011, ma Wendel rimane inscritta nella storia come un passo importante verso la produzione musicale moderna. La storia di Wendel testimonia il potere dell'innovazione e l'impatto trasformativo che può avere sull'industria musicale.
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