In Germania inizia a funzionare il supercomputer tedesco ad alta velocità, il più veloce d'Europa
Il supercomputer Jupiter, la prima macchina "exascale" d'Europa, è pronto a rivoluzionare l'intelligenza artificiale (AI) e la previsione del clima. Questo potente sistema di calcolo, situato al Centro di Calcolo di Juelich nel western Germania, è un progetto collaborativo finanziato dall'Unione Europea, dalla Germania e da altri partner chiave.
Jupiter richiede in media circa 11 megawatt di potenza, equivalente all'energia utilizzata per alimentare migliaia di case o una piccola pianta industriale. Nonostante il suo alto consumo energetico, Jupiter è considerato il più efficiente tra i sistemi informatici più veloci del mondo. Impiega l'hardware più recente e efficienti sistemi di raffreddamento ad acqua, con il calore di scarto utilizzato per riscaldare edifici vicini.
Con una capacità di eseguire almeno un quintillion di calcoli al secondo, Jupiter è pronto a offrire agli scienziati una potenza di calcolo senza precedenti. Emmanuel Le Roux, responsabile del calcolo avanzato di Eviden, ha descritto il supercomputer Jupiter come la più grande macchina per l'IA in Europa. I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLMs) possono essere addestrati su enormi quantità di testo e utilizzati in chatbot di IA generativa come OpenAI's ChatGPT e Google's Gemini. Jupiter offre il potenziale per addestrare questi modelli in modo più efficiente che mai.
Oltre all'IA, Jupiter ha potenziali applicazioni nella creazione di previsioni climatiche più dettagliate e a lungo termine. Gli scienziati mirano a prevedere il cambiamento climatico fino a 30 anni, e potenzialmente fino a 100 anni, con l'aiuto di questo potente supercomputer. Jupiter può anche essere utilizzato per la ricerca legata alla transizione energetica, come la simulazione dei flussi d'aria intorno alle turbine eoliche per ottimizzare il loro design.
Il consorzio che costruisce il supercomputer Jupiter include il Centro di Calcolo di Juelich (JSC) che guida il progetto, insieme a partner chiave come l'Università RWTH Aachen, gli Istituti Fraunhofer FIT e IAIS, e hessian.AI. Il Joint Undertaking europeo per l'elaborazione ad alte prestazioni (EuroHPC JU), il Ministero federale tedesco per la ricerca, la tecnologia e lo spazio (BMFTR) e il Land della Renania Settentrionale-Vestfalia contribuiscono anche al finanziamento e alla proprietà del progetto.
Jupiter è considerato internazionalmente competitivo per l'addestramento dei modelli AI, un'area in cui l'Europa ha faticato rispetto agli Stati Uniti e alla Cina. Secondo un rapporto del Stanford University, le istituzioni con sede negli Stati Uniti hanno prodotto 40 "notabili" modelli AI nel 2024, rispetto ai 15 della Cina e ai soli tre dell'Europa. Con Jupiter, l'Europa mira a colmare questo divario e affermarsi come un giocatore leader nella ricerca AI.
I ricercatori sperano anche di utilizzare Jupiter per simulare i processi nel cervello, che potrebbe essere utile nello sviluppo di farmaci per malattie come l'Alzheimer. Jose Maria Cela, un ricercatore senior del Centro Supercomputing di Barcellona, considera il nuovo sistema "molto significativo" per l'addestramento dei modelli AI in Europa.
Jupiter è ospitato in un centro che copre 3.600 metri quadrati, contenente rack di processori e stipato di circa 24.000 chip Nvidia. Il consorzio responsabile della costruzione di Jupiter è composto da Eviden e dal gruppo tedesco ParTec.
In conclusione, il supercomputer Jupiter rappresenta un importante passo avanti nelle capacità di AI e previsione del clima dell'Europa. Con la sua vasta potenza di calcolo, efficienza energetica e potenziali applicazioni in vari campi, Jupiter è destinato a svolgere un ruolo cruciale nella ricerca scientifica futura dell'Europa.
Leggi anche:
- Proteggere il futuro del cervello con la citicolina: proteggere l'integrità neurale
- Consumo di frutta insolito e salute del cervello a lungo termine: indagare sulle fonti nutritive nascoste
- Verità essenziali sulle malattie della paratiroide
- Guida alimentare per la salute della tiroide: cibi da consumare e da evitare