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Confermato: diffusione del morbillo all'interno dell'alloggio per rifugiati di Tegel
Confermato: diffusione del morbillo all'interno dell'alloggio per rifugiati di Tegel

Il rifugio di Tegel vede aumentare i casi di morbillo

A Berlino, è stata confermata un'epidemia di morbillo nella struttura di accoglienza per rifugiati di Tegel l'8 aprile, come riportato dal Berliner Zeitung nel fine settimana. La struttura interessata, che ospita 699 persone dall'Ucraina, è stata posta in quarantena e altre due strutture residenziali e un'area comune sono state isolate.

L'epidemia ha portato a una campagna di vaccinazione rapida nella struttura di accoglienza per rifugiati di Tegel, avviata dalla Croce Rossa Tedesca. Sono state procurate 400 dosi di vaccino contro il morbillo per il centro, con un alto livello di disponibilità tra i residenti a vaccinarsi.

Il tasso di vaccinazione in Germania non è attualmente al minimo richiesto (95%) per prevenire la diffusione del morbillo, secondo il Ministero della Salute federale. Questo basso tasso di vaccinazione ha contribuito ai continui casi di morbillo in tutto il paese.

Dopo la conferma del primo caso di morbillo nel fine settimana, le persone in quarantena sono state separate dagli altri residenti nella struttura di accoglienza per rifugiati di Tegel. Altri tre individui della stessa struttura hanno mostrato sintomi di morbillo, sottolineando ulteriormente la necessità della campagna di vaccinazione.

La struttura di accoglienza per rifugiati di Tegel, dove è stata confermata l'epidemia di morbillo, è il luogo dell'epidemia. La Croce Rossa Tedesca è stata fondamentale nella campagna di vaccinazione, lavorando instancabilmente per garantire la sicurezza e la salute di tutti i residenti del centro.

L'epidemia di morbillo nella struttura di accoglienza per rifugiati di Tegel è un promemoria dell'importanza dei vaccini nella prevenzione della diffusione delle malattie contagiose. Si spera che, con il proseguimento della campagna di vaccinazione, la situazione possa essere portata sotto controllo e il rischio di ulteriori epidemie ridotto.

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