Il regolatore del gioco d'azzardo del Regno Unito risponde alle affermazioni del comitato parlamentare per la salute
In una lettera indirizzata a Layla Moran, presidente del Comitato parlamentare per la Sanità e l'Assistenza Sociale del Regno Unito, Tim Miller, direttore esecutivo della Commissione per il Gioco d'Azzardo, ha energicamente smentito diverse affermazioni fatte riguardo ai livelli di danno da gioco d'azzardo nel Regno Unito durante la sessione parlamentare di aprile.
Durante la sessione, un panel di ricercatori sul danno da gioco d'azzardo ha richiesto maggiori restrizioni sui giochi da casino e sulla pubblicità del gioco d'azzardo. Tuttavia, la lettera di Miller, resa pubblica l'8 luglio, ha criticato le prove presentate dal panel, notando che alcune affermazioni mancavano di fonti attendibili o basi statistiche.
Miller ha specificamente contestato affermazioni come quella secondo cui "un terzo" dei bambini gioca in locali terrestri o che uno su cinque bambini soffre di danni legati al gioco d'azzardo. Ha fatto riferimento al rapporto annuale della Commissione "Giovani e Gioco d'Azzardo", che ha mostrato che solo l'1,5% dei giovani intervistati ha superato la soglia clinica per il gioco d'azzardo problematico e l'1,9% è stato categorizzato come "a rischio" - molto al di sotto delle cifre implicite nella sessione parlamentare.
La lettera ha inoltre evidenziato i vincoli procedurali sulle azioni regolative della Commissione, notando che, ai sensi della Legge sul Gioco d'Azzardo del 2005, la Commissione è legalmente limitata nell'imporre sanzioni entro due anni dall'identificazione delle violazioni. Miller ha espresso preoccupazioni sulla affidabilità e sulla fonte dei dati presentati da testimoni come Lucy Hubber, Sam Chamberlain e Heather Wardle, accusando la sessione di essere influenzata da attivisti anti-gioco d'azzardo e di mancare di prove bilanciate.
despite the calls for more restrictions on casino games and gambling advertisements made during the session, Miller's letter did not support these calls. Instead, he cautioned against accepting such claims at face value without rigorous statistical support.
Despite the calls for more restrictions on casino games and gambling advertisements made during the session, Miller's letter did not support these calls. Instead, he cautioned against accepting such claims at face value without rigorous statistical support.
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