Il regista Jarmusch esprime preoccupazione per l'associazione di Mubi con l'esercito israeliano.
Nel mondo del cinema, l'ultimo film di Jim Jarmusch, "Father Mother Sister Brother", sta sollevando un polverone. Distribuito da Mubi, il film esplora le famiglie disfunzionali attraverso tre storie separate ambientate nell'upstate New York, Dublino e Parigi. Il film vede protagonisti Cate Blanchett, Adam Driver e Tom Waits e debutterà al Festival del Cinema di Venezia domenica.
Jarmusch, noto per il suo spirito indipendente, ha espresso delusione e sconcerto riguardo alla relazione di Mubi con Sequoia Capital, una società di venture capital della Silicon Valley che ha investito 100 milioni di dollari nella piattaforma nel 2018. Sequoia Capital ha nella sua portafoglio la società israeliana di difesa Kela, che ha sollevato preoccupazioni tra alcuni artisti, tra cui Jarmusch, che considera il denaro delle corporation "sporco denaro".
In risposta a queste preoccupazioni, Jarmusch e altri artisti hanno firmato una petizione per esprimere la loro disapprovazione del finanziamento di Mubi da parte di Sequoia Capital. Tuttavia, il fondatore e CEO di Mubi, Efe Cakarel, nega la complicità della società negli eventi che si stanno verificando a Gaza. Egli afferma che Sequoia è un azionista di minoranza di Mubi e che non sono disponibili informazioni su altre società o individui nel suo portafoglio oltre a Sequoia Capital.
Non è la prima volta che figure di spicco dell'industria dello spettacolo degli Stati Uniti si distanziano dalla loro patria. Ellen DeGeneres, ad esempio, si è trasferita a Londra, mentre Rosie O'Donnell si è stabilita in Irlanda. Jarmusch ha anche espresso l'intenzione di unirsi alla lista crescente di artisti che lasciano gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump e ha richiesto un visto di residenza a lungo termine in Francia, dove la capitale francese è già il "secondo posto" della sua vita.
Jarmusch ha già lavorato con Mubi e li ha trovati fantastici per lavorare a questo film. Mubi, fondata nel 2007, è il distributore del último film di Jarmusch, aggiungendo un'altra collaborazione di successo al suo portfolio. Nonostante la controversia in corso, il futuro di Mubi e la sua relazione con la comunità artistica rimane da vedere.