Il razzo SpaceX durante il rientro mostra un' impressionante combustione di rinforzo
La missione USSF-36 di SpaceX, decollata giovedì sera dal Centro Spaziale Kennedy in Florida, ha segnato un importante traguardo con il successo del lancio di un aereo spaziale robotico non equipaggiato per la U.S. Space Force. Il veicolo di lancio era un razzo Falcon 9.
Il volo notturno ha offerto uno spettacolo pirotecnico immediato dopo la separazione del primo stadio, con la manovra di rientro del primo stadio del razzo Falcon 9 che ha creato un fenomeno noto come "nebulosa del Falcon 9". Questo fenomeno è stato causato dal getto di scarico della manovra di rientro, quando tre dei nove motori Merlin del razzo si sono brevemente riaccesi ad alta quota nell'atmosfera terrestre. La "nebulosa del Falcon 9" ha ricordato le nuvole colorate spesso osservate nello spazio profondo.
Il booster del primo stadio utilizzato per la missione USSF-36, denominato B1092, era al suo sesto volo. Questo booster ha già effettuato il lancio di NROL-69, CRS-32, GPS III-7 e due missioni Starlink. Il ritorno sicuro e l'atterraggio verticale presso il sito di lancio o su una nave dron in mare aperto rappresentano un passo importante verso il prossimo lancio del razzo Starship.
Il veicolo di prova orbitale X-37B (OTV-8) è ora in orbita dopo la missione USSF-36, segnando l'ottavo lancio del veicolo di prova orbitale X-37B di NASA. SpaceX ha già effettuato il lancio dello spacecraft X-37B per la terza volta, dopo i precedenti lanci di OTV-5 e OTV-7 (USSF-52).
Per coloro che vogliono saperne di più sul prossimo lancio del Starship, Digital Trends è una risorsa utile. Il prossimo lancio del Starship promette di essere un altro evento mozzafiato.
Il riutilizzo del booster del Falcon 9, come dimostrato nella missione USSF-36, consente a SpaceX di risparmiare sui costi e di aumentare la frequenza dei lanci. Questa pratica è cruciale per rendere i viaggi spaziali più accessibili e convenienti.
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