Il rapporto sudcoreano identifica POSCO e KEPCO tra i primi 10 inquinatori responsabili di perdite stimate in 119,6 miliardi di dollari a causa delle ondate di calore.
Al centro della regione Asia-Pacifico, la Corea del Sud si trova ad affrontare le dure realtà del cambiamento climatico. Un nuovo rapporto di Solutions for Our Climate (SFOC) dipinge un quadro preoccupante del futuro del paese sotto l'attuale traiettoria politica, con danni cumulativi legati alle ondate di calore tra il 2025 e il 2050 stimati in un'impressionante cifra di 518,9 miliardi di dollari USA.
Il settore dell'energia, un importante contributore all'intensità di carbonio della Corea del Sud, si trova al centro di questa crisi. Le compagnie energetiche sono chiamate a svolgere un doppio ruolo, non solo come fornitori di energia, ma anche come custodi dei rischi finanziari legati al clima.
Il rapporto suggerisce che le politiche di net-zero sono essenziali per la resilienza climatica ed economica della Corea del Sud. In una simile situazione, i danni legati alle ondate di calore potrebbero essere limitati a 204,7 miliardi di dollari USA, evitando oltre 314 miliardi di dollari in perdite.
Le più grandi compagnie della Corea del Sud, tra cui POSCO, POSCO International, Hyundai Steel, Samsung Electronics, Ssangyong C&E e cinque subsidiary della società di servizi pubblici Korea Electric Power Corporation (KEPCO), sono responsabili di quasi metà delle emissioni di gas serra del paese dal 2011.
Le emissioni di Scope 2 del settore energetico influenzano le emissioni indirette di tutti gli altri settori del paese. Questa interconnessione è evidente nell'aumento dei prezzi dei prodotti agricoli chiave. Il prezzo del cavolo cinese, un ingrediente chiave per lo staple tradizionale kimchi, è aumentato del 52% in un solo mese a causa dei disturbi della catena di fornitura legati al calore.
Il massimo tribunale del mondo ha anche espresso il suo parere sulla questione, consigliando che gli stati potrebbero essere citati in giudizio se non adempiono ai loro doveri di ridurre le emissioni di combustibili fossili. Il caso di riferimento in Corea del Sud allinea il paese con un'ondata crescente a livello globale di azioni legali che tengono conto dei grandi emettitori.
Gli agricoltori si sono uniti a questa ondata, avviando azioni legali per i danni legati al clima collegati agli emettitori corporate. Sei agricoltori hanno presentato la prima causa corporate per i cambiamenti climatici in Corea del Sud per chiedere un risarcimento a KEPCO. SFOC ha presentato un reclamo alla Borsa di Singapore per il mancato
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