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Il punto di accesso celeste dell'Australia: Bowen Spaceport svelato

Nella città costiera di Bowen, nel Queensland del Nord, il Bowen Orbital Spaceport segna un importante passo avanti per il settore spaziale dell'Australia. Gestito da Gilmour Space Technologies, un'azienda con sede sulla Gold Coast, questo spazioporto rappresenta la prima stazione di lancio...

Il punto di accesso celeste dell'Australia: Bowen Spaceport svelato

Nella città costiera di Bowen, nel Queensland settentrionale, si sta scrivendo un nuovo capitolo nel viaggio spaziale dell'Australia. Il Bowen Orbital Spaceport, una compatta ma potente struttura, è pronto a rivoluzionare le capacità e l'economia spaziale del paese. Gestito da Gilmour Space Technologies, questo sito di lancio orbitale privato segna un traguardo importante nella corsa spaziale dell'Australia.

Alla guida di Gilmour Space Technologies c'è Adam Gilmour, un visionario che, insieme al fratello James, ha fondato la società nel 2012 con l'obiettivo di creare un razzo australiano in grado di raggiungere l'orbita. Il cuore delle operazioni del Bowen Spaceport è il razzo Eris, un veicolo alto 23 metri e da 35 tonnellate che utilizza un sistema di propulsione ibrido e può sollevare carichi utili fino a una tonnellata. Il razzo Eris è pronto per il suo primo volo, Eris TestFlight 1, previsto per il 2025.

La posizione strategica del spaceport, vicino all'equatore e con accesso orientale al Mar dei Coralli, offre condizioni ideali per il lancio dei razzi. Questo, insieme alla sua compatta struttura che comprende una piattaforma di lancio, una zona di esclusione recintata e un centro di controllo missione demontabile, posiziona l'Australia come un nuovo arrivato nella corsa spaziale globale, ampliando l'elenco dei paesi in grado di lanciare i satelliti in orbita.

Gilmour Space Technologies non si concentra solo sulla dimostrazione del concetto con piccoli satelliti, ma vede lo spaceport come un trampolino di lancio per lo sviluppo di versioni più grandi del razzo Eris e per sostenere missioni con equipaggio. Lo spaceport rappresenta un passo audace per le ambizioni spaziali dell'Australia, combinando innovazione con un design pratico e promettendo crescita economica, una maggiore presenza nello spazio e l'opportunità di stimolare l'interesse per la scienza e l'esplorazione.

Lo spaceport non è solo un sito di lancio; è un catalizzatore per la crescita economica. Tra la sua sede sulla Gold Coast e il sito di Bowen, la forza lavoro supera le 200 persone, con proiezioni di raggiungere le 300 entro il 2027. La struttura offre un'opzione domestica per il lancio dei satelliti, riducendo la dipendenza dai fornitori stranieri e rafforzando le capacità nazionali in settori come la difesa, le telecomunicazioni e il monitoraggio del clima.

Inoltre, lo spaceport promette unboost al turismo, con il potenziale per attrarre visitatori per il "turismo dei razzi" come i siti della Kennedy Space Center. Il progetto riflette un impegno a lavorare con i Juru people, i proprietari tradizionali del territorio, mettendo in equilibrio l'innovazione e il rispetto per la cultura locale.

L'iniezione di oltre 10 milioni di dollari nell'economia locale di Bowen da parte dello spaceport testimonia il suo impatto. Mentre lo spaceport si prepara per il suo primo lancio, si erge come un faro dell'ambizione dell'Australia di svolgere un ruolo significativo nella corsa spaziale globale, promuovendo l'innovazione, la crescita economica e l'ispirazione di una nuova generazione di esploratori.

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