Il processo di invecchiamento compromette le connessioni tra le cellule cerebrali, con conseguente calo della velocità di reazione.
In uno studio innovativo pubblicato sulla rivista Frontiers in Systems Neuroscience, i ricercatori dell'Università del Michigan hanno gettato luce sull'impatto dell'età sulla funzione cerebrale durante i compiti motori. Lo studio, guidato dalla professoressa associata Rachael Seidler, si concentra sul fenomeno del cross-talk nel cervello e il suo effetto sui tempi di risposta, in particolare nei videogiochi.
La ricerca rivela che con l'invecchiamento, c'è un aumento del cross-talk tra i due emisferi del cervello, facilitato da una struttura chiamata corpo calloso. Questo cross-talk non dipende dalla difficoltà del compito, poiché si osserva anche quando le persone non si muovono, secondo Seidler.
Lo studio ha coinvolto adulti di età compresa tra 65 e 75 anni a cui sono stati dati joystick e confrontati i loro tempi di risposta con un gruppo più giovane (20-25 anni). Utilizzando la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno misurato l'attività cerebrale durante lo studio. Tuttavia, lo studio non fornisce dettagli sulle specifiche tecniche di imaging cerebrale utilizzate.
I risultati suggeriscono che gli adulti più anziani presentano un eccesso di cross-talk tra i due emisferi, che può portare a tempi di risposta più lenti. Più gli adulti anziani coinvolgono l'altra metà del cervello, più lentamente rispondono. Questo cross-talk avviene anche quando gli adulti anziani sono a riposo, secondo Seidler.
Il cross-talk a riposo non è utile o compensatorio per la comunicazione tra le due metà del cervello durante i movimenti motori unilaterali, portando a confusione e risposte più lente, spiega Seidler. Ciò potrebbe spiegare perché gli adulti anziani possono sperimentare tempi di risposta fisici più lenti nei videogiochi.
Il gruppo di Seidler ha anche uno studio in revisione che utilizza tecniche di imaging cerebrale per esaminare i cambiamenti cerebrali nei pazienti parkinsoniani. Gli studi precedenti hanno dimostrato che fare allenamento aerobico per tre mesi può aiutare a ricostruire il corpo calloso, offrendo speranza che gli studi di allenamento motorio potrebbero ricostruire o mantenere il corpo calloso per limitare iloverflow tra gli emisferi e migliorare i tempi di reazione degli adulti più anziani.
In alcune malattie come la sclerosi multipla, in cui il corpo calloso è molto deteriorato, una persona può presentare "movimenti speculari" durante i compiti motori unilaterali, in cui entrambe le metà del corpo si muovono all'unisono a causa di troppa comunicazione tra i due emisferi del cervello. I movimenti speculari possono anche essere osservati nei bambini molto piccoli prima che il corpo calloso sia completamente sviluppato.
Lo studio non specifica i metodi di allenamento motorio esatti in sviluppo, ma fornisce una direzione promettente per la ricerca futura volta a migliorare la funzione cerebrale negli adulti più anziani.
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