Il Primo Ministro del Nepal Oli si dimette in mezzo alle crescenti manifestazioni contro la corruzione, riferisce il suo assistente.
Disordini in Nepal: Migliaia di persone protestano contro il governo in un contesto di instabilità politica
Kathmandu, in Nepal, sta affrontando proteste intense, con centinaia di cittadini, principalmente giovani, che scendono in strada per manifestare contro il governo. Questi disordini, noti come "Manifestazioni della Generazione Z", sono stati scatenati dalla frustrazione diffusa per la mancanza di azione del governo nel contrastare la corruzione e nel promuovere opportunità economiche.
Martedì, una densa colonna di fumo nero si è levata sulla città mentre i manifestanti entravano in conflitto con la polizia, violando un coprifuoco indeterminato. Le proteste violente hanno causato la morte di 19 persone e oltre 100 feriti, secondo i resoconti locali. I manifestanti hanno dato fuoco a pneumatici, lanciato pietre e inseguito la polizia, causando una scarsa visibilità che ha portato alla chiusura del lato sud dell'aeroporto di Kathmandu per gli arrivi.
Le proteste hanno rappresentato un fattore significativo per le dimissioni del Primo Ministro K.P. Sharma Oli, che si è dimesso martedì. Oli ha convocato un incontro di tutti i partiti politici, dichiarando che la violenza non è nell'interesse della nazione e che è necessario un dialogo pacifico per trovare soluzioni ai problemi. Tuttavia, le dimissioni hanno gettato il Nepal in una nuova incertezza politica.
Gli organizzatori delle proteste sono motivati dal desiderio di un Nepal privo di corruzione con facile accesso all'istruzione, agli ospedali e alle strutture mediche. Robin Sreshtha, un manifestante, ha dichiarato a Reuters TV: "Stiamo lottando per il nostro futuro. Vogliamo un Nepal migliore".
Secondo i resoconti dei media locali, alcuni ministri sono stati portati in salvo con gli elicotteri militari a causa dei disordini e si sospetta che i manifestanti stiano dando fuoco alle case di alcuni politici.
Il Nepal, un paese incastrato tra India e Cina, lotta con l'instabilità politica e l'incertezza economica dal 2008, quando è stata abolita la monarchia. Il divieto dei social media imposto dal governo di Oli è stato revocato dopo che le proteste sono diventate violente, ma l'impatto del divieto sulle proteste rimane poco chiaro.
Le proteste si sono diffuse in altre città del Nepal, con centinaia di persone provenienti da città vicino al confine India-Nepal che si dirigono verso Kathmandu per sostenere i manifestanti. Reuters non è stata in grado di verificare immediatamente le informazioni sugli eventi a Kathmandu.
Mentre la situazione in Nepal continua a evolversi, è chiaro che il paese sta attraversando uno dei periodi più turbolenti degli ultimi decenni. Il governo dovrà affrontare le preoccupazioni dei suoi cittadini e lavorare per creare un futuro più stabile e prospero per tutti i nepalesi.