Il presidente russo Vladimir Putin elogia gli sforzi diplomatici della Turchia in merito all'Ucraina.
Nella vivace città di Tianjin, in Cina, i leader del mondo si sono riuniti per il vertice del 2025 dell'Organizzazione della Cooperazione di Shanghai (SCO). Tra i partecipanti c'erano il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il Presidente russo Vladimir Putin, il Presidente cinese Xi Jinping e il Primo Ministro pakistano Shehbaz Sharif, per citarne alcuni.
Durante il vertice, il Presidente Erdogan ha ribadito la posizione della Turchia sulla preservazione dell'integrità territoriale della Siria e sul contrasto a qualsiasi minaccia contro di essa. Ha inoltre espresso il desiderio di risolvere i problemi con lo spirito della diplomazia. Nel frattempo, Putin ha elogiato gli sforzi di mediazione della Turchia nel conflitto ucraino.
In altro luogo, i leader dell'Azerbaigian e dell'Armenia, İlham Aliyev e Nikol Pashinyan, si sono incontrati in un passo significativo verso la risoluzione del loro conflitto decennale per la regione del Karabakh, nota internazionalmente come Nagorno-Karabakh. Le parti in conflitto hanno scambiato una stretta di mano e un accordo finalizzato a porre fine al conflitto, che era infuriato per quasi quattro decenni.
Tuttavia, i progressi in altre regioni rimangono elusivi. In Ucraina, i tre round di trattative dirette tra Russia e Ucraina a Istanbul hanno fatto alcuni progressi sulla pista umanitaria, con scambi di prigionieri e cadaveri di soldati. Tuttavia, le trattative non hanno portato a un breakthrough sulla invasione di tre anni e mezzo della Russia. Le parti in conflitto hanno posizioni radicalmente diverse, con l'Ucraina che accusa la Russia di inviare funzionari di basso livello con nessun vero potere decisionale alle trattative di Istanbul.
La crisi umanitaria in corso nei territori palestinesi è stata anche una fonte di preoccupazione per il Presidente Erdogan, che ha condannato il massacro di 63.000 persone a Gaza e ha chiesto la fine delle atrocità che portano alla morte di bambini e bambini. Ha invitato la riforma delle Nazioni Unite, affermando che deve diventare una piattaforma per "giustizia globale" alla luce della sofferenza dei palestinesi.
L'implicazione della Russia nella crisi ucraina può essere fatta risalire alla rivoluzione pro-europea del 2013-2014 in Ucraina, che ha rovesciato un presidente filorusso. In risposta, Mosca ha annesso la penisola di Crimea e ha sostenuto i separatisti filorussi nell'est, scatenando una guerra civile. Putin ha difeso le sue azioni in Ucraina davanti agli alleati di Mosca, incolpando l'Occidente per aver scatenato la guerra e citando i costanti tentativi dell'Occidente di trascinare l'Ucraina nella NATO come seconda ragione per la crisi.
La Russia ha anche chiesto all'Ucraina di cedere effettivamente quattro regioni che Mosca rivendica di aver annesso, una richiesta che Kiev ha chiamato inaccettabile. Questa richiesta, insieme al conflitto in corso in Ucraina, getta un'ombra sul potenziale per future cooperazioni tra Russia e Ucraina.
Mentre i leader del mondo continuano a lottare con questi problemi complessi, rimane da vedere come navigating
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