Il più grande attacco DDoS mai respinto da Cloudflare, tentando di bombardare il suo obiettivo con un'enorme quantità di dati da 11,5 terabit al secondo in meno di un minuto.
In una recente evoluzione, Cloudflare ha successo nel mitigare un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) di grandi dimensioni con un picco di 11,5 Tbps (terabit per secondo), rendendolo uno dei più grandi mai registrati. L'attacco, che è durato circa 35 secondi, ha tentato di travolgere il suo obiettivo con un'impressionante quantità di 5,1 miliardi di pacchetti per secondo.
Inizialmente, l'attacco è stato rintracciato a Google Cloud, ma ulteriori indagini hanno rivelato che proveniva da una varietà di fornitori di servizi cloud e dispositivi IoT (Internet of Things). A differenza delle prime supposizioni, Google Cloud non era la fonte principale dell'attacco.
Questo incidente ha stimolato discussioni sul crescente pericolo degli attacchi DDoS e sull'importanza delle misure di sicurezza robuste. Cloudflare ha annunciato che fornirà una disamina più approfondita dell'attacco nel loro prossimo rapporto.
In una sviluppo separato ma altrettanto intrigante, la società di motori di ricerca AI Perplexity è stata chiamata in causa per l'uso di crawler nascosti e non dichiarati per eludere le direttive no-crawl dei siti web. Questa pratica, anche se comune in alcune compagnie, viola gli standard del web e può portare ad accessi dati non intenzionali e preoccupazioni per la privacy.
Nel frattempo, nel mondo dei giochi, Jess Kinghorn, che ha trascorso gli ultimi sette anni a lavorare su pubblicazioni stampate PLAY e Official PlayStation Magazine, ha scritto un articolo che affronta vari argomenti sull'hardware. Con oltre dieci anni di esperienza nella scrittura sui giochi, Kinghorn offre consigli sui migliori PC per il gioco del momento. L'elenco include l'HP Omen 35L, Lenovo Legion Tower 5i, Corsair Vengeance A7500, Velocity Micro Raptor ES40, Alienware Area-51 e Minisforum AtomMan G7 PT.
Fuori dalla sua scrittura, Kinghorn apprezza i classici horror, i successi di culto e i giochi da tavolo.
Interessantemente, Cloudflare ha un sistema di tariffazione 'Pay Per Crawl' che consente ai creatori di 'opt-in' e di essere pagati per consentire l'accesso dei crawler AI ai loro dati del sito web. Questa iniziativa mira a fornire un approccio più equo e trasparente alla raccolta dei dati.
Infine, è importante notare che i bot rappresentano la metà del traffico web globale. Man mano che le piattaforme digitali continuano ad evolversi, comprendere e gestire questo fenomeno sarà cruciale per mantenere l'integrità e l'efficienza di internet.
Leggi anche:
- La fondazione dell'industrializzazione in Europa può dipendere dall'elettricità
- Paura ecologica tra le sorelle e i fratelli
- L'orologio misterioso Cartier di fascia alta si aspetta di vendere per oltre 6 milioni di dollari all'asta autunnale
- La più importante pubblicazione sportiva portoghese A BOLA fornirà copertura esclusiva per il Summit SBC, promette contenuti sportivi di alta qualità