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Il Partito Verde dell'UE sostiene l'imposizione di sanzioni in risposta al caso Nawalny

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Partito Verde Europeo Chiede Sanzioni UE per il Caso Navalny
Partito Verde Europeo Chiede Sanzioni UE per il Caso Navalny

Il Partito Verde dell'UE sostiene l'imposizione di sanzioni in risposta al caso Nawalny

In un importante sviluppo, il deputato verde del Parlamento europeo Sergey Lagodinsky ha chiamato l'Unione europea (UE) ad imporre sanzioni contro coloro che sono responsabili dell'avvelenamento del critico del Cremlino Alexei Navalny. Questa richiesta segue le conclusioni recentemente rese pubbliche dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) sull'avvelenamento di Navalny.

In una dichiarazione, Lagodinsky ha proposto di esaminare se il meccanismo di sanzioni contro i violatori dei diritti umani, che l'UE sta attualmente preparando, si applicherebbe nel caso di Navalny. Ha anche sottolineato che sarà difficile giustificare il sostegno continuo al progetto del gasdotto Nord Stream 2, dati i suoi legami politici.

In una critica velata al progetto, Lagodinsky ha indirettamente chiamato per la fine del Nord Stream 2. Ha avvertito che tali progetti dovrebbero essere revisionati criticamente per assicurarsi che non vengano a scapito dei diritti umani, della solidarietà intra-europea o promuovano la corruzione.

Il politico verde ha inoltre suggerito restrizioni di viaggio per funzionari e uomini d'affari corrotti dalla Russia. Ha anche sottolineato la necessità per l'UE di sviluppare una nuova strategia per i progetti economici su larga scala con la Russia e altri stati, dati l'attuale clima politico.

La pressione sulla Germania per porre fine al progetto del gasdotto Nord Stream 2 è destinata ad aumentare alla luce di queste richieste. Tuttavia, al momento non sono stati trovati risultati di ricerca che nominano gli individui proposti dai Verdi europei per le sanzioni dell'UE in relazione all'avvelenamento di Navalny.

La posizione di Lagodinsky riflette una tendenza crescente tra i politici dell'UE di assumere una posizione più decisa contro gli abusi dei diritti umani della Russia e di rivedere i legami economici dell'UE con il paese. Resterà da vedere come l'UE risponderà a queste richieste e se ciò condurrà ad azioni concrete.

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