Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla politica di sicurezza comune.
Di recente, durante i colloqui tra il Presidente Trump e la Russia, Mosca ha presentato diverse richieste, tra cui il rinunciare alla Crimea e all'adesione dell'Ucraina alla NATO, secondo i resoconti di Reuters. Tuttavia, queste richieste hanno sollevato preoccupazioni tra i politici e i diplomatici.
Baiba Braze, Ministro degli Esteri lettone, ha espresso pubblicamente il suo scetticismo riguardo all'impegno di Vladimir Putin nella mediazione di pace riguardo all'Ucraina. Ha sottolineato l'importanza di un vero impegno per la pace e il rispetto della sovranità dell'Ucraina.
Braze ha anche suggerito che i colloqui trilaterali e ulteriori passi verso la pace potrebbero derivare dai recenti discussioni. Tuttavia, non ha specificato a quali scenari si riferiva quando ha parlato di diversi modi in cui l'occupazione "de facto" dei territori da parte dei russi potrebbe essere riconosciuta.
La Russia ha espresso la sua disponibilità a rinunciare a piccole aree che ha catturato nelle regioni di Sumy e Kharkiv, ma ha richiesto che le forze ucraine si ritirino completamente dalle grandi aree nelle regioni di Donetsk e Luhansk che non ha ancora catturato. Questa richiesta, se accettata, potrebbe modificare significativamente il panorama politico dell'Ucraina.
Il politico non ha specificato nuovi scenari riguardo al riconoscimento dell'occupazione "de facto" dei territori da parte dei russi. Tuttavia, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe porre fine alla guerra con la Russia rinunciando alla Crimea e all'adesione dell'Ucraina alla NATO.
Braze ritiene che siano i colloqui tra i leader degli Stati Uniti, dell'Ucraina e della Russia a poter portare alla pace. Ha anche sottolineato che la pace richiede l'unità transatlantica.
Il Ministro degli Esteri lettone, Baiba Braze, ha riconosciuto che potrebbero esistere scenari in cui l'occupazione "de facto" dei territori da parte dei russi viene riconosciuta per la pace, ma ha chiarito che la Lettonia non riconoscerà i territori occupati come parte della Russia.
Braze sostiene che l'Ucraina deve rimanere un paese con un forte potenziale militare per garantire la sua sicurezza. Ha anche sottolineato che le decisioni dell'Ucraina riguardo alle richieste della Russia devono essere prese dai ucraini stessi.
Il Ministro degli Esteri lettone, Baiba Braze, crede che i colloqui tra Trump, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei abbiano portato le posizioni più vicine. Ha anche sottolineato che la politica delle sanzioni continuerà come mezzo per indebolire la Russia.
La Russia sta chiedendo lo status ufficiale della lingua russa in alcune parti o in tutta l'Ucraina, nonché il diritto della Chiesa ortodossa russa di operare liberamente. Queste richieste culturali e religiose aggiungono complessità alle già delicate trattative.
L'Europa vuole che un leader europeo sia presente in questi colloqui, secondo il politico. L'impegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza dell'Ucraina è altrettanto cruciale, come sottolineato dal politico.
Mentre le trattative proseguono, la comunità internazionale segue da vicino, sperando in una risoluzione pacifica del conflitto in corso in Ucraina.
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