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Il parere sulla politica climatica della Corte internazionale di giustizia intensifica le potenziali minacce giuridiche alle proposte legislative complete dell'Unione europea

Le proposte legislative a livello UE incontrano sfide legali in aumento, la Banca Centrale Europea si prepara ad applicare sanzioni climatiche e l'Egitto si prepara alla tassa sul carbonio dell'UE.

L'opinione della Corte internazionale di giustizia sulla questione climatica presenta potenziali...
L'opinione della Corte internazionale di giustizia sulla questione climatica presenta potenziali minacce legali per le prossime proposte legislative collettive dell'Unione Europea.

Il parere sulla politica climatica della Corte internazionale di giustizia intensifica le potenziali minacce giuridiche alle proposte legislative complete dell'Unione europea

Nel mondo della finanza verde, il Giappone si trova a un incrocio. Il paese, leader nella finanza di transizione, manca attualmente di una tassonomia sostenibile, rendendolo un outsider nella corsa allo sviluppo della finanza verde in Asia e un punto debole nel suo mercato di obbligazioni e prestiti sostenibili.

Le Nazioni Unite hanno raccomandato all'Agenzia dei Servizi Finanziari del Giappone di guidare lo sviluppo della tassonomia, ma la questione di quale ente governativo prenderà la guida rimane incerta. Il programma di accelerazione della transizione verde (GX) e l'agenzia, così come il Ministero federale delle Finanze tedesco (Bundesministerium der Finanzen) o istituzioni finanziarie e ambientali stabilite come BaFin (Autorità federale di vigilanza finanziaria) o la Deutsche Bundesbank, sono potenziali candidati per la coordinazione centrale. Nessuna organizzazione specifica è stata esplicitamente nominata nelle fonti fornite.

L'assenza di chiare definizioni governative di ciò che conta come "verde" o "sostenibile" in Giappone rappresenta un significativo divario rispetto a diversi paesi confinanti. Questa mancanza di chiarezza potrebbe aumentare i rischi legali, soprattutto alla luce dell'opinione consultiva della Corte internazionale di giustizia sul cambiamento climatico, che aumenta la probabilità di azioni legali contro le proposte dell'UE.

Nel frattempo, l'Egitto sta facendo progressi nella finanza verde. Il paese sta lanciando una piattaforma di finanziamento verde per le fabbriche del settore privato, preparandosi al meccanismo di aggiustamento delle frontiere carboniche dell'Europa (CBAM) nel 2026. Il CBAM è previsto per avere un forte impatto sulle principali esportazioni egiziane dai settori ad alta intensità di carbonio come fertilizzanti, acciaio, alluminio, chimici e vetro. I giocatori del settore in Egitto sono cautamente ottimisti ma sottolineano la necessità di sviluppare regimi di dati delle emissioni certificate a livello internazionale per superare i controlli di conformità europei.

In Europa, la Banca centrale europea (BCE) sta adottando una posizione ferma sulla supervisione del clima. La BCE spera di dimostrare che la supervisione del clima ha conseguenze, e gli istituti finanziari che non prendono sul serio i loro obblighi potrebbero affrontare sanzioni normative. Un recente documento di lavoro della BCE trova che le imprese-target di azioni legali relative al clima pagano tassi di interesse significativamente più elevati sui prestiti bancari, con penalità maggiori per le imprese con frequenti controversie ESG.

Simon Pilcher, CEO della USS Investment Management, sta aumentando gli sforzi di lobbying per il clima, spingendo per un'azione più decisa sui governi, i regolatori e gli organismi di设定 standard. L'ultimo rapporto di divulgazione climatica della USS mostra una riduzione del 51% delle emissioni del portafoglio tra il 2019 e il 2024, ma i funzionari argomentano che un portafoglio di investimenti decarbonizzato potrebbe non tradursi in riduzioni reali nelle imprese sottostanti.

Uno studio recente sulla Journal of Corporate Finance trova che il primo emissione di obbligazioni verdi delle imprese cinesi abbassa il loro costo medio dei prestiti bancari di 66 bp, rispetto ai soli 55 bp per il primo emissione di obbligazioni non verdi. Ciò suggerisce che le iniziative di finanza verde possono avere benefici tangibili per le imprese, oltre al semplice rispetto normativo.

Tuttavia, un'area vulnerabile nell'agenda di semplificazione dell'UE è la pianificazione della transizione, che potrebbe aumentare i rischi legali. Un rapporto di Menafem e Greenpeace avverte contro uno sviluppo verde esclusivamente orientato all'esportazione in Egitto, sostenendo l'importanza di affrontare la sicurezza energetica e i danni ambientali interni insieme alla crescita delle esportazioni.

Mentre il mondo si muove verso un futuro più sostenibile, la corsa è aperta per i paesi per stabilire chiare e efficaci cornici di finanza verde. In Giappone, la questione di chi guiderà lo sviluppo di una tassonomia nazionale rimane senza risposta, ma l'urgenza dell'azione è chiara.

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