Il Pakistan afferma l'autorità sullo status di rifugiato, in seguito all'appello delle Nazioni Unite per i cittadini afghani
Negli ultimi mesi, un numero significativo di rifugiati afghani è stato costretto a fare ritorno nel loro paese d'origine a causa di una repressione da parte del governo pakistano. Il Piano di Rapatriamento dei Forestieri Illegali, attuato dalle autorità pakistane, ha preso di mira i rifugiati in possesso di carte di Registrazione Provvisoria (PoR) rilasciate dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Il Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha fatto appello al Pakistan perché sospenda l'attuazione di questo piano, esprimendo preoccupazione per l'espulsione di massa degli afghani. La repressione ha portato al ritorno in Afghanistan di oltre 1,3 milioni di rifugiati, secondo le Nazioni Unite.
Il Pakistan ha ospitato gli afghani in fuga dalla violenza e dalle crisi umanitarie per oltre quattro decenni. Tuttavia, la repressione del governo ha dipinto la popolazione di rifugiati come "terroristi e criminali". Nonostante un terremoto nel weekend che ha ucciso 2.200 persone in Afghanistan, i ritorni degli afghani in Pakistan sono aumentati.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 270.000 rifugiati tornati di recente si sono stabiliti nei distretti colpiti dal terremoto che confinano con il Pakistan. Islamabad ha fissato una scadenza del 1° settembre per questi rifugiati per lasciare il paese o rischiare l'arresto e la deportazione. Migliaia di afghani, che erano registrati come rifugiati, hanno attraversato il confine dal Pakistan nelle ultime settimane.
Alcuni dei rifugiati afghani tornati hanno trovato diversi gradi di stabilità, compreso l'accesso al lavoro e all'istruzione, in Pakistan. Tuttavia, molti di quelli costretti a tornare vivevano in villaggi colpiti dal terremoto nell'Afghanistan orientale. Alcuni erano nati e cresciuti in Pakistan, mentre altri erano in transito verso la ricolocazione nell'Occidente.
L'organizzazione responsabile del rilascio delle carte di Registrazione Provvisoria (PoR) ai rifugiati afghani in Pakistan è l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), in coordinamento con il Governo del Pakistan. Le Nazioni Unite non sono intervenute per fermare il Piano di Rapatriamento dei Forestieri Illegali in Pakistan.
Nel frattempo, gli afghani in attesa di essere trasferiti in Germania hanno segnalato diverse retate della polizia negli ostelli. Le autorità tedesche hanno chiesto a questi afghani di rimanere per mesi mentre i loro casi vengono processati. Il governo pakistano ha annunciato di decidere chi può rimanere nel paese.
La repressione del governo pakistano è stata citata come risposta a un aumento degli attacchi violenti e delle campagne insurrezionali. Tuttavia, l'espulsione rapida e forzata dei rifugiati solleva serie preoccupazioni umanitarie. Le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali continuano a chiedere una sospensione del piano di rimpatrio per garantire la sicurezza e il benessere dei rifugiati interessati.
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