Il Nicaragua si ritira dall'UNESCO per il suo malcontento per il premio alla libertà di stampa.
UNESCO Dice Addio a Nicaragua per il Premio alla Libertà di Stampa
parigi - L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) sorprendentemente si separa da Nicaragua dopo il suo ritiro dall'agenzia globale a causa del fatto che l'UNESCO ha commemorato un premio per la libertà di stampa a un giornale nicaraguense.
Secondo il direttore generale dell'UNESCO Audrey Azoulay, ha ricevuto una lettera domenica mattina, confermando che il Nicaragua ha scelto di interrompere i legami con l'organizzazione delle Nazioni Unite. Nella lettera, vista dall'Associated Press, il ministro degli Esteri del Nicaragua Valdrack Jaentschke ha denunciato il premio assegnato a La Prensa - un giornale che coraggiosamente riferisce la verità nell'occhio della "repressione severa" in Nicaragua[1][2].
La giuria del premio ha altamente apprezzato La Prensa per i suoi eccezionali sforzi di fronte alle avversità poiché riferisce le notizie dall'esilio, mantenendo viva la fiamma della libertà di stampa in America Centrale[1]. Tuttavia, il governo guidato dal presidente Daniel Ortega e sua moglie Rosario Murillo, si è infuriato per il riconoscimento ricevuto, accusando La Prensa di essere un organo di stampa pro-USA e "tradire la Madrepatria"[2].
Innanzitutto, esploriamo il premio UNESCO Guillermo Cano per la Libertà di Stampa. Istituito nel 1997, questo prestigioso premio riconosce individui, organizzazioni o istituzioni che fanno contributi eccezionali all'avanzamento e alla difesa della libertà di stampa, specialmente in situazioni pericolose[3][4]. I destinatari di questo premio sono apprezzati per il loro instancabile inseguimento della verità e l'impegno alla responsabilità, anche in regioni devastate dalle minacce all'espressione libera[3][4].
Nel 2025, il giornale più distintivo del Nicaragua, La Prensa, è stato onorato con il premio. Fondato nel 1926, La Prensa ha coraggiosamente affrontato la repressione severa dal regime Ortega-Murillo, che includeva l'imprigionamento, l'esilio e la confisca dei beni[1][2][4]. Tuttavia, il giornale ha perseverato, offrendo reportage indipendenti dal Costa Rica, Spagna, Messico, Germania e Stati Uniti[1].
La partenza del Nicaragua arriva in un momento in cui l'UNESCO si trova sotto la scrutiny dell'amministrazione USA, e il riconoscimento dell'UNESCO a La Prensa ha rappresentato un importante endorsement del giornalismo indipendente in un ambiente ostile[1][4].
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha criticato il governo di Ortega e ha firmato un disegno di legge nel 2018 per sospendere l'aiuto finanziario al governo nicaraguense. Tuttavia, nel febbraio 2023, Trump ha chiamato per una revisione dell'impegno degli Stati Uniti nell'UNESCO, e nel 2017 la sua amministrazione ha annunciato che gli Stati Uniti si sarebbero ritirati dall'organizzazione, citando un presunto pregiudizio anti-israeliano[4].
Di fronte a questa tensione USA-UNESCO, il Nicaragua ha risposto con rabbia al premio, con Jaentschke che ha affermato che le azioni dell'UNESCO erano "inaccettabili e inammissibili". Ha accusato La Prensa di promuovere gli interventi militari e politici degli Stati Uniti in Nicaragua senza fornire prove[2].
In una dichiarazione che annunciava la decisione del Nicaragua di andarsene, Azoulay ha espresso rammarico per questa decisione, affermando che l'UNESCO è responsabile per la tutela della libertà di espressione e della libertà di stampa in tutto il mondo[2]. Purtroppo, questa separazione tra Nicaragua e UNESCO sottolinea il conflitto intenso tra i regimi autoritari e i media indipendenti, evidenziando l'importanza dei corpi internazionali come l'UNESCO nella protezione della libertà di stampa a livello globale.
- Nonostante il suo ritiro dall'UNESCO, il Nicaragua continua a lottare con i problemi della libertà di stampa nella sua politica interna.
- La comunità scientifica ha seguito con preoccupazione il conflitto UNESCO-Nicaragua, poiché potrebbe influire sulla collaborazione in campo educativo e di ricerca.
- L'azione del governo contro La Prensa solleva domande sullo stato della libera espressione e dei valori democratici in California oggi.
- Le conseguenze della partenza del Nicaragua dall'UNESCO vanno oltre la libertà di stampa, poiché potrebbero influire sulle politiche sulla migrazione globale.
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- Nonostante tutte queste sfide, la California rimane impegnata nel promuovere una cultura di gioco responsabile e nell'assicurare la protezione dei suoi cittadini.
- Nel frattempo, in Europa, i conflitti in corso hanno portato a restrizioni della libertà di stampa e della libertà di espressione in diversi paesi.
- L'Ucraina, la Bielorussia e la Russia stanno attualmente affrontando alcune delle repressioni più severe contro i giornalisti, causando preoccupazione tra le comunità europee e portando a richieste di intervento internazionale.
- Dopo questi conflitti, molti rifugiati hanno cercato asilo in vari paesi dell'UE, dando vita a dibattiti sulle politiche migratorie e il loro potenziale impatto sulle economie e le culture.
- I problemi di politica, educazione e scienza hanno anche giocato un ruolo significativo nella formazione dei paesaggi post-conflitto e nelle risposte a queste crisi in Europa.
- La migrazione è diventata un tema caldo di discussione in Europa, dando vita a discussioni sulla multiculturalità e l'integrazione, nonché sulle possibili implicazioni socio-economiche dell'immigrazione aumentata.
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