Il ministro israeliano chiede di non trattenere le entrate fiscali
Il conflitto israeliano-palestinese continua a dominare i titoli di testa, con diverse parti che incoraggiano una risoluzione pacifica. Gli ultimi sviluppi ruotano intorno alla situazione finanziaria dell'Autorità Palestinese (AP), che si trova sotto pressione politica e finanziaria.
In un importante passo avanti, il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che l'istituzione di un governo civile pacifico contrario a Israele, senza l'implicazione di Hamas o dell'Autorità Palestinese, è uno dei principi per porre fine alla guerra in corso. Tuttavia, il potenziale collasso dell'Autorità Palestinese potrebbe offrire un'opportunità all'Islamista Hamas, una situazione che gli esperti temono potrebbe portare a un aumento dell'instabilità nella Cisgiordania.
La Germania, attraverso il suo Ministro dello Sviluppo Reem Alabali Radovan (SPD), ha fortemente incoraggiato Israele a rilasciare immediatamente le entrate fiscali trattenute dall'Autorità Palestinese. Il governo tedesco vede la necessità di una riforma nell'Autorità Palestinese e promuove la sua inclusione nell'amministrazione della Striscia di Gaza dopo un cessate il fuoco per prevenire un vuoto di potere lì.
Il governo tedesco sta anche considerando un ulteriore aiuto per il bilancio dell'Autorità Palestinese, con l'intenzione di sostenere la stabilità finanziaria dell'AP e contribuire alla ricerca di una soluzione a due Stati per il conflitto israeliano-palestinese. Questa posizione è condivisa da Alabali Radovan, che ritiene che un'Autorità Palestinese funzionante sia necessaria per una soluzione a due Stati.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato che una soluzione a due Stati è più lontana che mai alla fine di luglio. Il tempo stringe, secondo Alabali Radovan, che ha sottolineato la responsabilità di Israele di pagare le entrate fiscali trattenute senza indugio per prevenire il collasso dell'Autorità Palestinese e ulteriori instabilità nella Cisgiordania.
Durante una visita nella Cisgiordania e in Israele, il ministro tedesco dello sviluppo ha ribadito l'urgenza che Israele paghi le entrate fiscali trattenute ai palestinesi. Il governo tedesco sta anche incoraggiando il rilascio dei rimanenti ostaggi israeliani rapiti da Hamas e altri gruppi islamici durante l'attacco terroristico dell'ottobre 2023.
Il processo di pace di Oslo negli anni '90 prevedeva che Israele avrebbe raccolto le tasse e i dazi nella Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e li avrebbe trasferiti all'Autorità Palestinese. L'intervento del governo tedesco arriva come risposta a questo storico accordo, con l'obiettivo di rispettarne i principi e promuovere una risoluzione pacifica del conflitto.
In conclusione, la stabilità finanziaria dell'Autorità Palestinese è cruciale per la prospettiva di una soluzione a due Stati e per mantenere la pace nella regione. Il governo tedesco, insieme ad altre parti internazionali, sta lavorando per garantire la sicurezza finanziaria dell'AP e incoraggiare Israele a rispettare i suoi obblighi secondo gli Accordi di Oslo.
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