Il mercato dei veicoli elettrici dell'Europa occidentale si chiude con un'impennata nel 2022
Nel mondo in rapido evoluzione dei veicoli elettrici (EV), l'Europa sta assistendo a significativi cambiamenti mentre i produttori di veicoli originali (OEM) si adattano alle riduzioni delle sovvenzioni e alle dinamiche di mercato in evoluzione.
Stando a Schmidt Automotive Research, oltre il 90% dei nuovi volumi di auto elettriche pure nei principali mercati europei del Nord è attribuibile a queste regioni. In particolare, la Norvegia, che vanta otto su dieci dei suoi nuovi modelli di auto con modelli elettrici puri, ha un divieto per i nuovi modelli di auto a benzina (ICE) dal 2025. Tuttavia, il paese sta assistendo a un aumento delle aliquote fiscali per i modelli plug-in quest'anno, che potrebbe potenzialmente rallentare la crescita del mercato dei veicoli elettrici puri.
Uno dei fattori chiave che influisce su questo cambiamento è la legislazione dell'Unione Europea sulle emissioni medie di CO2 per la flotta di automobili, aggiornata nel 2020 e che ha portato a una crescita costante dei volumi di BEV. Questa crescita è particolarmente evidente in Germania, dove le immatricolazioni di BEV hanno registrato un significativo aumento nel 2022, rappresentando quasi un terzo (31%) dei nuovi modelli elettrici puri della regione.
Tuttavia, le riduzioni delle sovvenzioni nei vari mercati europei del Nord potrebbero influire sulle vendite di BEV in quelle regioni. Ad esempio, Mitsubishi ha recentemente ridotto il prezzo del suo veicolo elettrico i-MiEV di circa 4.000 euro a 29.300 euro per compensare i vuoti di sovvenzione dopo la fine delle sovvenzioni in Germania. Questo taglio dei prezzi è stato reso possibile grazie a significativi riduzioni dei costi di produzione delle batterie. Non sono stati menzionati altri produttori specifici che abbassano i prezzi dei veicoli elettrici in Germania dopo la fine delle sovvenzioni nei risultati della ricerca.
In risposta ai vuoti di sovvenzione, i produttori hanno reagito rapidamente abbassando i prezzi dei BEV. Ad esempio, la Norvegia, nonostante l'aumento delle aliquote fiscali per i modelli plug-in, ha ancora una parte significativa del suo mercato delle auto nuove attribuibile ai modelli elettrici puri. Il Regno Unito e la Svizzera hanno implementato una legislazione simile con lievi variazioni.
In modo interessante, alcuni governi, come il Regno Unito e la Svezia, hanno completamente chiuso i premi per i BEV, mentre i benefici fiscali rimangono. In altri mercati europei del Nord chiave, tra cui la Svizzera, l'Austria, la Francia, la Germania, il Regno Unito, l'Irlanda, il Benelux e tutti i mercati nordici, sono state osservate riduzioni minori delle sovvenzioni per i BEV.
I politici in questi mercati stanno cercando di colmare i vuoti nei loro bilanci a causa delle riduzioni delle sovvenzioni. Ad esempio, l'aumento delle aliquote fiscali per i modelli plug-in in Norvegia potrebbe essere potenzialmente dovuto a un effetto di anticipo poiché una sovvenzione governativa per gli acquisti è stata ridotta in vista del 2023.
Nonostante questi ostacoli, lo studio mensile prevede una decelerazione del tasso di crescita dei BEV nel 2023. I produttori di automobili stanno ritardando l'introduzione di modelli BEV dedicati fino al 2025 per rispettare il prossimo taglio della legislazione CO2. L'obiettivo di questi nuovi modelli è quello di ottenere benefici di scala, come quelli dei modelli basati sulla NeueKlasse del gruppo BMW.
In conclusione, il panorama dei veicoli elettrici in Europa sta attraversando una trasformazione mentre le sovvenzioni vengono ridotte e i produttori si adattano alle condizioni di mercato in evoluzione. Anche se potrebbe esserci una decelerazione del tasso di crescita dei BEV nel 2023, le prospettive a lungo termine per i veicoli elettrici in Europa rimangono promettenti.
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