Il mercato dei veicoli elettrici a batteria (BEV) dell'UE persevera contro le sfide poste dagli uragani
Nel primo trimestre del 2022, la transizione verso i veicoli elettrici (BEV) e ibridi plug-in (PHEV) in Europa occidentale è diventata sempre più evidente.
Secondo i dati recenti, i BEV rappresentano il 12,8% delle nuove automobili, mentre i PHEV rappresentano il 9,2%. Si tratta di un aumento significativo dell'adozione dei BEV rispetto alla diminuzione dei PHEV.
Il totale mobile di 12 mesi dei BEV ha superato i 1,3 milioni di unità, superando il numero totale di BEV sulle strade dell'Europa occidentale. Analogamente, il numero totale di PHEV sulle strade dell'Europa occidentale ha raggiunto il milione di unità all'anno.
I target di conformità CO2 UE/UK e svizzero influenzano la priorità dei modelli BEV nella distribuzione dei semiconduttori, un componente critico nella produzione di questi veicoli. Tuttavia, secondo il consenso dell'industria, la scarsa disponibilità di semiconduttori non dovrebbe migliorare significativamente per il resto del 2022 e potrebbe protrarsi nel 2023.
Diversi produttori europei di veicoli originali (OEM) si sono concentrati particolarmente sulla produzione di veicoli elettrici nel Q1 2022 a causa di queste restrizioni. Ad esempio, Volvo ha aumentato la produzione del suo modello ES90. Le previsioni per la disponibilità dei semiconduttori nel 2022 e nel 2023 rimangono incerte, con avvertimenti dell'industria sui vincoli di fornitura persistenti e un cauto ottimismo per miglioramenti graduali nel corso dell'anno.
Nel Q1 del 2022, il 22% di tutti i nuovi veicoli a motore entrati nelle strade dell'Europa occidentale erano veicoli a batteria. Questa tendenza suggerisce una diminuzione dei PHEV, mentre i BEV continuano ad aumentare. I dati attuali indicano una crescente preferenza per i veicoli a zero emissioni, un segno positivo per il futuro dei trasporti sostenibili in Europa occidentale.
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