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Il Medio Oriente vive la prima carestia dichiarata a Gaza dalle Nazioni Unite

Medioriente afflitto dalla prima carestia della storia, secondo le Nazioni Unite; gli esperti stimano che mezzo milione di individui a Gaza sono a rischio di penuria critica di cibo.

Il Medio Oriente sperimenta la prima carestia mentre le Nazioni Unite dichiarano ufficialmente la...
Il Medio Oriente sperimenta la prima carestia mentre le Nazioni Unite dichiarano ufficialmente la crisi a Gaza

Il Medio Oriente vive la prima carestia dichiarata a Gaza dalle Nazioni Unite

In un发展 preoccupante, le Nazioni Unite hanno dichiarato una carestia nella Striscia di Gaza, il primo caso del genere nel Medio Oriente. Questo tragico sviluppo è stato attribuito all'acutizzarsi del conflitto tra Israele e Hamas, unitamente alle severe restrizioni sull'accesso a forniture umanitarie e commerciali di cibo.

Il capo dei diritti umani dell'ONU, Volker Türk, ha affermato senza mezzi termini che l'uso della fame come metodo di guerra costituisce un crimine di guerra. Il sistema sanitario a Gaza è gravemente deteriorato, con il sistema alimentare locale che ha ceduto, lasciando circa il 98% delle terre agricole o danneggiate, o inaccessibili, o entrambe le cose.

La Coalizione per la Pace Internazionale (IPC), una coalizione di monitoraggio incaricata dall'ONU di segnalare le crisi imminenti, ha definito la carestia come avendo tre elementi: almeno il 20% delle famiglie che sperimenta una grave mancanza di cibo, almeno il 30% dei bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione acuta, e almeno due persone ogni 10.000 che muoiono quotidianamente a causa della fame o della malnutrizione e delle malattie. Al 15 agosto 2025, queste condizioni sono state soddisfatte nella Governatorato di Gaza.

La carestia è prevista per espandersi ai governatorati di Deir el-Balah e Khan Younis entro la fine di settembre, coprendo circa due terzi del territorio palestinese. Si prevede che questo numero aumenterà a circa 641.000 persone, quasi un terzo della popolazione, entro la fine di settembre. Attualmente, circa 500.000 persone a Gaza affrontano "una fame catastrofica".

La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla distruzione del bestiame e dal divieto di pesca. All'inizio di marzo, Israele ha completamente vietato le forniture di aiuti a Gaza. Il capo degli aiuti dell'ONU, Tom Fletcher, afferma che la carestia è completamente prevenibile, attribuendo il blocco del cibo a un sistematico ostacolo da parte di Israele.

L'accesso all'acqua potabile sicura e all'igiene adeguata a Gaza è stato drasticamente ridotto. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso che la situazione a Gaza non dovrebbe continuare con l'impunità.

Mentre il mondo guarda, il popolo di Gaza affronta una crisi umanitaria senza precedenti. L'Inviato Speciale dell'ONU, il cui nome non è stato esplicitamente menzionato, ha parlato a Ginevra ad agosto 2025 circa la carestia nella Striscia di Gaza, chiedendo un'azione immediata per alleviare la sofferenza del popolo e prevenire ulteriori perdite di vite umane.

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