"Il leader iraniano ritiene che i problemi tra Iran e Stati Uniti durante la presidenza di Trump siano 'impossibili da risolvere'"
In un importante sviluppo, l'Ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell'Iran e massima autorità del paese, ha escluso un accordo politico con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump. Khamenei ha fatto queste dichiarazioni in televisione di stato, sostenendo che i problemi con Trump sono insormontabili e ora riguardano l'obbedienza e la resa.
Le dichiarazioni di Khamenei arrivano in un momento di crescente tensione tra gli Stati Uniti e l'Iran. Lo stato attuale delle trattative nucleari è molto teso, con l'Iran che ha violato significativamente gli impegni del JCPoA dal 2019. Ciò ha portato i paesi del G3 (Germania, Francia, Regno Unito) il 28 agosto 2025 a attivare il meccanismo "snapback" dell'ONU per reimporre sanzioni ed embargo entro la fine di settembre 2025. Tuttavia, questi paesi mantengono ancora la porta aperta per l'Iran per tornare al rispetto degli impegni e alla trattativa.
La posizione di Khamenei sulle trattative nucleari con gli Stati Uniti è incerta a causa della sua recente assenza. Ha fatto rare apparizioni pubbliche da quando Israele ha attaccato. C'è timore di un altro attacco militare da parte di Israele se le trattative non riprendono, il che potrebbe peggiorare la situazione economica dell'Iran, già gravata da carenze di energia e acqua, potenzialmente portando a disordini interni.
Tuttavia, non è tutto negativo. I riformatori in Iran, compreso il presidente Massoud Peseschkian, non escludono la possibilità di continuare le trattative con gli Stati Uniti. Le dichiarazioni di Khamenei su Trump che incita Israele e sostiene i suoi attacchi all'Iran per costringere un cambiamento politico suggeriscono che non è fondamentalmente contrario alle trattative, ma non alle condizioni di Trump.
Gli osservatori credono che Khamenei non sia contrario alle trattative, ma sia cauto. Storicamente, egli respinge le trattative dirette con gli Stati Uniti sulle questioni nucleari, considerandole non vantaggiose, e rimane diffidente delle intenzioni degli Stati Uniti. Tuttavia, ha occasionalmente lasciato aperta la possibilità di un dialogo a seconda del comportamento degli Stati Uniti.
Le dichiarazioni di Khamenei sono significative perché egli ha l'ultima parola su tutte le questioni strategiche secondo la costituzione iraniana. Ha anche dichiarato che il popolo iraniano si opporrà fermamente a qualsiasi richiesta di resa. Ciò indica una forte determinazione del governo iraniano a mantenere la posizione di fronte alla possibile pressione internazionale.
Inaspettatamente, Khamenei ha anche detto che entrambe le parti sono sorprese che l'Iran si sia difeso "così dignitosamente". Ciò suggerisce un senso di orgoglio per l'abilità dell'Iran di resistere alle avversità. Nonostante le trattative tese e le tensioni crescenti, sembra che entrambe le parti siano consapevoli dell'importanza della diplomazia e del potenziale per il dialogo.
In conclusione, le recenti dichiarazioni dell'Ayatollah Khamenei indicano una linea dura contro un accordo politico con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Trump. Tuttavia, la porta per il dialogo rimane aperta e la situazione rimane fluida. La comunità internazionale continuerà a seguire da vicino la situazione man mano che si evolve.
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