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Il governo ha chiesto maggiore attenzione alle minacce informatiche

Il governo dovrebbe prendere più seriamente in considerazione le minacce e le opportunità delle azioni militari nel dominio virtuale, secondo un gruppo di membri del Parlamento dopo consultazioni.

Il governo dovrebbe considerare la serietà della guerra cibernetica e consigliare ai deputati
Il governo dovrebbe considerare la serietà della guerra cibernetica e consigliare ai deputati

Il governo ha chiesto maggiore attenzione alle minacce informatiche

Il Comitato per la Difesa ha emesso un avvertimento al governo del Regno Unito, esortandolo a prendere la minaccia della guerra cibernetica più sul serio. Il rapporto del comitato evidenzia diverse preoccupazioni, tra cui la scarsa preparazione del paese e la sua vulnerabilità agli attacchi informatici contro le infrastrutture critiche, le reti mobili e le autorità.

La preoccupazione del comitato deriva dal potenziale degli attacchi informatici di influire significativamente sulle operazioni militari del Regno Unito. Il professor Sir David Omand, ex coordinatore della sicurezza e dell'intelligence del Cabinet Office, ha persino menzionato la necessità di armi cibernetiche specificamente progettate per neutralizzare i sistemi di difesa aerea nemici.

Il rapporto del comitato evidenzia anche l'aumento dell'uso di dispositivi robotici come droni, robot da battaglia e Veicoli Aerei Senza Pilota (UAV), creando una nuova sfida per la sicurezza delle informazioni. Questi dispositivi, pur offrendo potenziali benefici, presentano anche nuove vulnerabilità che devono essere affrontate.

Il professor Paul Cornish, del think tank Chatham House, ha paragonato il ritmo della guerra cibernetica all'invenzione della mitragliatrice Maxim, sottolineando l'importanza della ricerca e dello sviluppo. Ha sottolineato che la minaccia cibernetica ha il potenziale per evolversi a un ritmo impensabile con gravi conseguenze per la sicurezza nazionale.

Per affrontare queste preoccupazioni, il comitato ha suggerito diverse misure. John Taylor, Chief Information Officer del Ministero della Difesa, ha proposto di lavorare con i fornitori di tecnologia per migliorare le loro capacità di sicurezza informatica. Il comitato ritiene inoltre che installare semplici difese informatiche non sia sufficiente e ha invitato il governo a delineare piani di contingenza per un attacco informatico.

Symantec, fornitore di software di sicurezza, ha fornito al comitato prove che evidenziano questi potenziali pericoli. Il comitato ha preso in considerazione la possibilità che il Regno Unito sviluppi 'strumenti' cibernetici per la difesa nazionale, ma ha riconosciuto anche la complessità della costruzione di armi cibernetiche all'avanguardia, con gli esperti che citano il verme Stuxnet come esempio.

Il parlamentare austriaco David Stögmüller ha espresso preoccupazioni simili, invitando il suo governo a prendere la guerra cibernetica più sul serio. Ha evidenziato la scarsa preparazione dell'Austria e la sua vulnerabilità agli attacchi informatici contro le infrastrutture critiche, le reti mobili e le autorità.

Di fronte a queste preoccupazioni, il comitato consiglia al governo di prendere più sul serio le minacce e le opportunità delle azioni militari nello "spazio cibernetico". Il rapporto menziona la possibilità di intercettare informazioni, compromettere i sistemi di comando e controllo e addirittura sabotare aerei e navi attraverso attacchi informatici. Con il mondo che diventa sempre più digitale, è fondamentale che i paesi siano preparati a difendersi da queste minacce.

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