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Il governo britannico è sotto pressione per adeguare le politiche di debito per migliorare gli investimenti verdi da parte dei fondi pensione

Investitori dall'Australia e dal Regno Unito, insieme all'Associazione delle Pensioni e Risparmi a Vita (PLSA), si uniscono per appellarsi al prossimo governo laburista nel Regno Unito prima che presenti il suo primo bilancio, sostenendo le loro strategie.

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Il governo britannico è sotto pressione per adeguare le norme sul debito per incrementare gli investimenti verdi a seguito delle richieste dei fondi pensione

Il governo britannico è sotto pressione per adeguare le politiche di debito per migliorare gli investimenti verdi da parte dei fondi pensione

Il governo britannico ha stabilito obiettivi ambiziosi per l'energia rinnovabile, con l'obiettivo di raddoppiare l'energia eolica terrestre, triplicare quella solare e quadruplicare quella offshore entro i prossimi sei anni. Questo progetto fa parte della priorità principale del nuovo governo di raggiungere l'energia pulita entro il 2030.

Mentre questi piani sono in corso, il Cancelliere del Regno Unito, Rachel Reeves, ha espresso preoccupazioni per un "buco nero" di £22 miliardi nelle finanze pubbliche. Si prevede che l'iniziativa per l'energia rinnovabile del governo richiederà investimenti significativi e il Cancelliere sta cercando £60 miliardi di investimenti per l'energia britannica.

Per affrontare l'aspetto finanziario, il governo britannico sta proponendo una riforma delle regole del debito del paese. La proposta domina i titoli e suggerisce di riformare il debito netto del settore pubblico (PSND) includendo il valore netto degli investimenti infrastrutturali illiquidi. Questo movimento è destinato ad attrarre il capitale istituzionale, un ruolo che è stato guidato dal gestore di attivi di fondi pensione, IFM Investors.

IFM Investors, insieme ad altre istituzioni, ha firmato una lettera di intenti per investire £10 miliardi in progetti infrastrutturali entro il 2027. Tuttavia, le istituzioni coinvolte in questo accordo non sono state completamente identificate.

Carol Young, CEO del più grande schema pensionistico del Regno Unito, il University Superannuation Scheme (USS), e membro del task force del Fondo Nazionale della Ricchezza, ha espresso il suo sostegno all'iniziativa. Lei crede che offra l'opportunità di allineare gli interessi e il capitale dei fondi pensione con le ambizioni del governo di raggiungere la neutralità carbonica.

Paul Johnson, direttore dell'Institute for Fiscal Studies, ha espresso cautela sulla fattibilità di valutare gli asset infrastrutturali per gli scopi del debito del governo. Ha suggerito un "approccio intermedio". Gregg McClymont, direttore esecutivo di IFM Investors, sottolinea l'importanza degli investimenti dei fondi pensione per i benefici sociali, ma sottolinea il dovere fiduciario di investire solo nell'interesse dei membri.

McClymont propone che il governo dovrebbe considerare gli asset infrastrutturali come un investitore a lungo termine, piuttosto che come una banca commerciale. Egli e altri rappresentanti dei fondi pensione hanno ribadito il loro impegno ad investire nella transizione energetica del Regno Unito in una recente riunione a Westminster.

Le attuali regole fiscali stabiliscono che il rapporto debito/Pil deve diminuire in un periodo di cinque anni e che il rapporto deficit/Pil annuale deve essere inferiore al 3% alla fine dello stesso periodo. Tuttavia, queste regole sono ora oggetto di discussione da parte di alcuni economisti che ne chiedono una revisione.

I piani del nuovo governo britannico per un futuro a basse emissioni di carbonio e le riforme delle regole del debito stanno generando molte discussioni e aspettative. Con il sostegno di diverse istituzioni e l'impegno dei fondi pensione, il Regno Unito si sta muovendo verso un potenziale periodo di transizione nell'ambito energetico e nella struttura finanziaria.

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