Il futuro di Le Pen dipende dall'appello di Parigi in gennaio
La leader della destra estrema francese Marine Le Pen dovrà affrontare un processo e una sentenza a gennaio 2026 per accuse di frode e finanziamento illecito della campagna elettorale.
Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra francese Rassemblement National, dovrà affrontare un processo a gennaio 2026 per accuse di frode e finanziamento illecito delle campagne elettorali del 2022 e del 2024. Questo seguito a una perquisizione della polizia nella sede del Rassemblement National lo scorso estate, nell'ambito dell'inchiesta in corso.
L'inchiesta si concentra sui prestiti da parte di individui privati utilizzati per finanziare le campagne. Il processo, noto come "affare degli assistenti parlamentari", si terrà dal 13 gennaio al 12 febbraio 2026.
Nel primo processo, che si è tenuto per due mesi alla fine del 2024, Le Pen, il suo Rassemblement National e una ventina di alleati sono stati riconosciuti colpevoli di aver distolto circa 3,2 milioni di euro. Di conseguenza, è stata condannata a cinque anni di ineleggibilità politica, da eseguire immediatamente, e a quattro anni di carcere, di cui due da scontare ai domiciliari.
I pubblici ministeri hanno richiesto un'udienza anticipata, determinati a tenere il caso lontano dalla competizione presidenziale. La corte ha optato per il processo a gennaio 2026, promettendo un verdetto prima dell'estate del 2026.
Le Pen rimane determinata a combattere la sua condanna e a ripulire il suo nome. La sua squadra legale si basa sull'appello per capovolgere o almeno attenuare la sentenza di primo grado. Dodici figure, tra cui il sindaco di Perpignan Louis Aliot, il deputato Julien Odoul, Bruno Gollnisch e Wallerand de Saint-Just, si sono unite a Le Pen nel fare appello alla decisione.
Il caso riguarda accuse di un schema di frode che avrebbe operato tra il 2004 e il 2016, in cui il personale del partito veniva pagato con fondi del Parlamento europeo. Il Rassemblement National è sotto inchiesta per questa presunta frode e sta affrontando un'inchiesta separata per ulteriori accuse di frode e finanziamento illecito della campagna elettorale.
Una sentenza negativa sarebbe un duro colpo per il leader di estrema destra che si stava preparando per un'altra corsa all'Eliseo. Il primo ministro François Bayrou ha espresso il suo "turbamento" per la severità della condanna di Le Pen. All'interno dell'estrema destra, si è aperto il dibattito su un "piano B" come il presidente del partito Jordan Bardella.