Il documentarista Gianfranco Rosi parla della sua produzione di Napoli 'Sotto le nuvole': Echi della resistenza civile abbondano
Nel mondo del cinema, il regista italiano Gianfranco Rosi torna con un'opera profondamente personale e intima, "Sotto le Nuvole". Questo film stimolante, girato principalmente in bianco e nero, offre un'esplorazione appassionata di Napoli e dei suoi sobborghi rannicchiati ai piedi del vulcano Mount Vesuvius.
Rosi ha trascorso tre anni a vagabondare per la regione con la sua telecamera, catturando le vite dei personaggi più diversi che popolano la città. Dai marinai che scaricano grano ucraino vicino a Napoli, a un operatore del centralino dei vigili del fuoco che tranquillizza i locali durante le scosse sismiche, ogni personaggio aggiunge un strato unico alla trama del film.
Il film attraversa questi personaggi e situazioni, offrendo un ritratto ricco e immersivo della vita a Napoli. Un insegnante che dirige un centro dopo-scuola improvvisato, un ufficiale delle forze dell'ordine che insegue i saccheggiatori di tombe antiche, e un porto sotto bombardamento durante una guerra - sono solo alcune delle storie intriganti che si svolgono in "Sotto le Nuvole".
La scelta di Rosi di girare il film in bianco e nero è stata una decisione narrativa, non estetica. Serve a sottolineare la realtà cruda e non filtrata dei personaggi e del loro ambiente, creando una narrazione visiva netta e commovente.
La colonna sonora del film, creata dal compositore Daniel Blumberg, è altrettanto evocativa. Blumberg ha lavorato su otto o nove scene del film, con l'obiettivo di creare un paesaggio sonoro, non una colonna sonora tradizionale. Il suo lavoro al saxofono, trasformato in un suono irriconoscibile, è stato registrato in un ambiente sott'acqua, aggiungendo una qualità inquietante ed eterea alla scena finale.
La scena finale di "Sotto le Nuvole" si svolge a Baia, nel Golfo di Napoli, famosa come la "Pompei sommersa". Qui, tra i pesci e i reperti romani, il film si conclude con uno spettacolare primo piano sott'acqua, che Rosi non è stato in grado di girare personalmente. Invece, ha lavorato con una squadra per catturare questa scena commovente e simbolica.
"Sotto le Nuvole" è un tributo alla dedizione e alla visione di Rosi, reso possibile dal sostegno della produttrice cinematografica Donatella Palermo, che ha giocato un ruolo cruciale nel permettere a Rosi di rimanere in un luogo per tre anni per girare il film.
Mentre il film viene presentato in anteprima, Rosi si ritrova di nuovo al Lido con "Sotto le Nuvole". Questo ultimo lavoro promette di catturare il pubblico con la sua rappresentazione cruda e non filtrata della vita a Napoli, offrendo uno scorcio unico e intimo nel cuore di questa città vibrante.
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