Il disastro economico ha costretto a chiudere 37.000 imprese nel 2011
La crisi economica in Spagna è prevista portare alla chiusura di 37.000 piccole e medie imprese quest'anno, secondo le cifre fornite dalla Confederazione Spagnola del Commercio (CEC). Nonostante l'aumento previsto delle vendite durante la campagna natalizia, la crisi è ancora prevista causare la chiusura di un numero significativo di queste imprese.
Le piccole e medie imprese in Spagna rappresentano una parte significativa delle attività economiche del paese, generando il 14% del Prodotto Interno Lordo (PIL) della Spagna e concentrando il 25% dei lavoratori autonomi. Impiegano inoltre più di 1,8 milioni di persone, per un totale di 617.548 negozi.
L'associazione degli imprenditori, guidata da Manuel García-Izquierdo, sostiene che la crisi causerà la chiusura di imprese nonostante l'aumento previsto delle vendite durante la campagna natalizia. La spesa media per persona nelle imprese durante lo shopping natalizio si attesta tra i 70 e gli 80 euro, rappresentando quasi il 60% del budget medio totale per lo shopping natalizio.
È previsto un primo aumento delle vendite durante una campagna natalizia dal 2008, tra il 5% e il 7%. Questa spesa nelle piccole e medie imprese durante lo shopping natalizio rappresenta una parte sostanziale del budget complessivo, e l'aumento delle vendite potrebbe raggiungere queste cifre.
Tuttavia, la chiusura di queste imprese avrebbe un impatto significativo sull'occupazione e sull'economia. La crisi è prevista causare la chiusura del 5% o 6% delle imprese, secondo l'associazione degli imprenditori. Le regioni in Spagna dove si stanno verificando il maggior numero di queste chiusure non sono state specificate nei risultati della ricerca disponibili.
Nonostante le circostanze sfidanti, la campagna natalizia è prevista vedere un aumento delle vendite. Si tratta di un segno positivo per l'economia, ma gli effetti a lungo termine della crisi sulle piccole e medie imprese rimangono da vedere.