Il consiglio di New York chiede al consiglio elettorale di impedire le iniziative di Adams per il voto sulle case.
In una crisi abitativa storica, il Consiglio della Città di New York sta esortando la Commissione per la Riforma della Costituzione di Mayor Eric Adams a respingere tre proposte relative all'edilizia popolare presentate dalla Commissione. Se approvate, queste proposte modificherebbero significativamente il processo di utilizzazione del territorio della città e il ruolo del Consiglio nei progetti di sviluppo.
I leader del Consiglio, tra cui il Presidente Adams, il Vicepresidente Diana Ayala, il Capogruppo Democratico Amanda Fariás e il Capogruppo Repubblicano Joann Ariola, hanno firmato una lettera in cui si afferma che le proposte non rivelano come influirebbero sul ruolo centrale del Consiglio nei progetti di sviluppo. Si sostiene che l'impatto principale delle domande 2, 3 e 4 viene nascosto ai votanti, minando la franchigia.
Il portavoce del sindaco, William Fowler, ha affermato che il Consiglio sta ostacolando lo sviluppo durante questa crisi abitativa storica. Tuttavia, le proposte hanno ottenuto il sostegno di alcuni sostenitori dell'edilizia popolare a prezzi accessibili.
La terza misura in questione, la domanda 4, creerebbe una nuova commissione di appello composta dal Presidente del Consiglio della Città, dal sindaco e dal presidente del borough in cui si trova il progetto. Questa commissione di appello dovrebbe rompere la tradizione nota come "deferenza del membro", in cui il Consiglio segue la guida del membro locale che rappresenta la posizione di sviluppo. La commissione potrebbe ribaltare le decisioni del Consiglio su alcune riorganizzazioni con l'approvazione di soli due membri.
Se approvate, le proposte eliminerebbero l'autorità del Consiglio di approvare o modificare una vasta gamma di progetti di sviluppo, spostando completamente il potere di voto a funzionari nominati non eletti, principalmente scelti dal sindaco. Ciò ha suscitato preoccupazioni tra i leader del Consiglio che affermano che la proposta commissione di appello indebolirebbe la loro capacità di trattare per ottenere più alloggi accessibili e benefici per la comunità.
Il portavoce della Commissione per la Riforma della Costituzione, Casey Berkovitz, ha dichiarato che il linguaggio delle proposte è trasparente. Tuttavia, il linguaggio delle proposte viene criticato per non menzionare il fatto che rimuovono l'unica entità democraticamente eletta con potere di voto nel processo di utilizzazione del territorio.
La Commissione Elettorale della Città non ha risposto alle richieste di commenti. La legge dello stato di New York richiede alle commissioni per la riforma della costituzione di creare domande che indicano chiaramente l'effetto del loro approvazione. Il presidente della Commissione per la Riforma della Costituzione, nominato dal sindaco Eric Adams, che ha presentato le tre proposte elettorali contestate sull'edilizia popolare, non è specificato nei risultati della ricerca forniti.
Le proposte sono accusate di essere un tentativo di prendere il potere da parte di Adams che sottrae una delle funzioni principali del Legislativo. In passato, sono state ottenute concessioni sotto il sistema attuale, come l'istituzione del percorso degli autobus sulla 34th Street e l'ottenimento di 120 milioni di dollari in finanziamenti per lo sviluppo economico del Distretto della Moda come parte di una riorganizzazione di Midtown South.
Una "emergenza abitativa" viene generalmente definita da un tasso di vacanza del 5%. Lo scorso anno, il tasso di vacanza della città ha raggiunto il 1,4%, secondo il dipartimento dell'abitazione della città. L'ufficio del sindaco e altri critici del Consiglio affermano che i suoi membri non stanno affrontando la crisi abitativa attuale con abbastanza urgenza.
Le proposte della commissione per la riforma della costituzione devono essere certificate dalla Commissione Elettorale della Città entro il 11 settembre per apparire sulla scheda elettorale. La lettera del Consiglio alla Commissione Elettorale della Città è un tentativo di impedire che queste proposte vengano certificate e modifichino potenzialmente il processo di utilizzazione del territorio della città in un modo che minerebbe il ruolo democratico del Consiglio.
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