Il conseguimento dell'obiettivo europeo per il 2035 è a rischio senza una diminuzione dei prezzi dei veicoli elettrici
L'industria europea dei veicoli elettrici (EV) sta affrontando un rallentamento significativo, poiché le vendite di automobili elettriche sono diminuite e i sussidi per gli EV sono stati rimossi in diversi paesi europei. Questo doppio dilemma rappresenta una sfida per l'UE, che deve bilanciare gli obiettivi di sostenibilità, la politica industriale, gli obiettivi ambientali e l'economia dei consumatori.
Secondo la Corte dei Conti Europea (ECA), raggiungere l'obiettivo ambientale dell'UE per gli EV entro il 2035 potrebbe essere impossibile a causa dei prezzi elevati e delle consistenti importazioni dalla Cina e dagli Stati Uniti. La disparità dell'infrastruttura di ricarica in Europa è anche una preoccupazione, con il 70% dei punti di ricarica concentrati nei Paesi Bassi, in Francia e in Germania.
Mentre la Cina sta aumentando la sua quota nelle vendite globali di EV, offrendo diversi modelli a prezzi accessibili, gli EV in Europa rimangono più costosi dei loro equivalenti a motore a combustione interna (ICE). Questo divario di prezzo è peggiorato dalla forte dipendenza dell'Europa da altre regioni, in particolare dall'Australia, per le forniture di litio grezzo per le batterie degli EV.
La Contemporary Amperex Technology (CATL), un'azienda cinese leader nella produzione globale di batterie per EV, sta espandendo le sue operazioni, con piani per costruire una pianta in Germania. La CATL si specializza in batterie al litio-ionico e al litio-ferro-fosfato e sta innovando con le batterie al sodio-ionico. Per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni, l'UE ha adottato misure strategiche per aumentare la produzione di batterie all'interno dell'Europa, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento e ridurre i rischi geopolitici legati alla dipendenza dalla Cina.
Tuttavia, la transizione agli EV in Europa potrebbe dipendere pesantemente dalle importazioni, come suggerito dall'ECA. Il costo medio di una batteria per un EV in Europa è di €15.000, rendendo gli EV un'opzione costosa per molti consumatori. In effetti, il prezzo medio di un EV in Europa senza sussidi governativi è di €60.000.
I combustibili alternativi non sono ancora disponibili per la produzione di massa, spingendo la necessità di vendere più EV. L'ECA suggerisce che l'Europa deve produrre EV su larga scala a prezzi competitivi, garantire più forniture di minerali grezzi e migliorare l'infrastruttura di ricarica in tutto il continente.
Despite heavy emissions restrictions and the introduction of newer engine technologies, most conventional cars still emit as much CO2 as they did 12 years ago. The ECA also highlights that plug-in hybrid vehicles (PHEVs) emit 250% more on roads than under laboratory conditions.
The rivalry between the US, Europe, and China is intensifying over price wars in the EV market. The EU needs to do more to meet the "Fit for 55" package, which aims to reduce carbon emissions by at least 55% by 2030 and remove CO2 emissions from roads by 2035.
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In conclusion, l'industria europea degli EV si trova a un punto critico, affrontando sfide nella competitività dei prezzi, nella dipendenza dalle materie prime e nello sviluppo dell'infrastruttura. Per raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità, l'UE deve adottare misure strategiche per aumentare la produzione domestica, garantire le materie prime e migliorare l'infrastruttura di ricarica. La strada verso un futuro sostenibile per l'industria europea degli EV è lunga, ma con le strategie giuste al posto giusto, è un viaggio che vale la pena intraprendere.
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