Salta al contenuto

Il cinema privo di giudizio morale prende il centro della scena a Venezia, con Jarmusch che si assicura la vittoria

Opere cinematografiche che lottano con turbamento e conflitto Oscillano tra introspezione e denuncia come ritratto dai vincitori di questo anno's Festival del Cinema di Venezia, caratterizzato da Jim.

Il cinema privo di giudizio morale trionfa a Venezia: Vittoria per Jarmusch
Il cinema privo di giudizio morale trionfa a Venezia: Vittoria per Jarmusch

Il cinema privo di giudizio morale prende il centro della scena a Venezia, con Jarmusch che si assicura la vittoria

Al Festival del Cinema di Venezia del 2025, in un inatteso colpo di scena, il film "Father Mother Sister Brother" del regista statunitense Jim Jarmusch ha vinto il prestigioso Leone d'Oro. Il film, una sottile indagine sulle relazioni familiari, si è distinto in un'atmosfera politica carica di tensione.

Mentre scorrevano i titoli di coda, la sala cinematografica si riempiva di bandiere palestinesi, a riflettere la commovente rappresentazione della narrazione palestinese nel film. Il pubblico, profondamente colpito dal film, è uscito dalla sala con gli occhi lucidi.

Jarmusch, nel suo discorso di accettazione, ha chiarito di non voler proiettare il suo film in Israele se vi fosse coinvolta la finanza del governo israeliano. Questa posizione è stata condivisa da altri registi durante il festival, tra cui Indya Moore.

Kaouther Ben Hania, un'altra regista, ha utilizzato il suo discorso per accusare il governo israeliano di genocidio. Tuttavia, sia Israele che il governo tedesco hanno prontamente respinto questa accusa.

Il film "Hind Rajab" ha suscitato scalpore. Mostrava una registrazione di Hind Rajab, una donna palestinese, che appariva confusa, disperata e supplicava aiuto, con spari in sottofondo fino a quando non calava il silenzio.

Il film ha ricevuto l'ovazione più lunga del Festival del Cinema di Venezia, ma non è stato privo di critiche. Alcuni critici hanno sostenuto che si basava sulla manipolazione emotiva e sulla prigionia. Il film vincitore di Jarmusch, "The Smashing Machine", d'altra parte, è stato caratterizzato dall'assenza di eroi e antieroi, con le persone rappresentate semplicemente come persone.

Durante la cerimonia di premiazione, Jarmusch ha indossato una spilla con la scritta "Basta", in riferimento al conflitto in corso a Gaza. Le sue azioni, insieme ai temi del film, hanno rappresentato un potente promemoria delle tensioni politiche in corso e del ruolo dell'arte nell'affrontare queste questioni.

Leggi anche:

Più recente