Il casino di Budapest
In piena pandemia di COVID-19 in Ungheria, il "Casinò Las Vegas" di Budapest è sotto la lente d'ingrandimento per presunti violazioni delle regole. Il partito di opposizione Momentum, insieme al partito verde LMP, hanno espresso la loro indignazione e stanno valutando azioni legali contro il casinò situato nel distretto di Corvin.
La controversia è scoppiata quando un video su YouTube ha mostrato fino a 120 persone in un'area di gioco di 150 metri quadrati, apparentemente violando le linee guida sulla distanza sociale e sull'uso della mascherina. L'Ungheria è attualmente in lockdown, con restrizioni previste almeno fino al 15 marzo e possibili proroghe non escluse.
Nonostante il lockdown, l'industria del gioco d'azzardo ungherese, inclusi i "casinò alla Las Vegas", ha ottenuto uno status speciale che gli consente di operare in questo periodo. Questa decisione è stata pesantemente criticata dal pubblico, dai media e dai politici dell'opposizione, con accuse di favoritismo verso certi interessi imprenditoriali, incluso il gioco d'azzardo, in governi autoritari.
Lo status speciale dell'industria del gioco d'azzardo ungherese ha sollevato sospetti di nepotismo tra il partito al governo Fidesz e gli operatori dei casinò nel paese. Tuttavia, non ci sono prove dirette disponibili sui risultati delle ricerche specifiche su questo problema.
Il "Casinò Las Vegas" di Budapest è di proprietà del miliardario István Garancsi amico del governo e del marito della portavoce del governo Fidesz Alexandra Szalay-Bobrovniczky, Kristóf Szalay-Bobrovniczky. In origine, i casinò appartenevano al regista ungherese Andrew G. Vajna, prima della sua morte.
Le autorità hanno sostenuto costantemente che non ci sarebbero state complicazioni epidemiologiche a condizione che i casinò rispettassero le misure prescritte per il COVID-19. Tuttavia, il materiale video diffuso ha sollevato preoccupazioni sulla conformità del casinò a queste misure.
La seconda ondata della pandemia di COVID-19 in Ungheria ha comportato un significativo aumento dei nuovi casi, con oltre 10.000 nuovi casi registrati a Budapest sola tra il 18 febbraio e il 3 marzo.
Il politico dell'opposizione András Fekete-Győr ha dichiarato che il governo e gli operatori dei casinò stanno prioritizzando denaro e potere rispetto ai rischi per la salute, utilizzando lo status speciale dell'industria del gioco locale per arricchire gli imprenditori e le figure amiche del governo.
Mentre la situazione si sviluppa, remains to be seen whether the potential dispute will lead to changes in the status quo and prompt statements from all involved parties.
- La controversia in corso intorno al Casinò Las Vegas di Budapest, nonostante operi con uno status speciale durante il lockdown per il COVID-19 in Ungheria, ha sollevato domande sulla politica e sulla legislazione del casinò e del gioco d'azzardo nel paese, con accuse di politica che favorisce certi interessi imprenditoriali.
- Mentre il Casinò Las Vegas di Budapest continua ad essere sotto la lente d'ingrandimento per presunte violazioni delle regole, il partito di opposizione Momentum, insieme ad altri partiti come LMP e ai media, hanno chiesto un maggiore rispetto delle politiche sulla cultura dei casinò per garantire la sicurezza dei cittadini in piena pandemia.
- Le notizie generali pullulano di rapporti sull'industria del gioco ungherese, inclusi i casinò online Germania e altri casinò alla Las Vegas, sotto la lente d'ingrandimento per la loro conformità (o mancanza di essa) alle misure per il COVID-19, in un momento di aumento delle preoccupazioni per la criminalità e la giustizia legate all'industria.
- In mezzo a preoccupazioni di potenziali conflitti di interessi, la proprietà del Casinò Las Vegas di Budapest, legata a figure amiche del governo come il miliardario István Garancsi e la portavoce del governo Fidesz Alexandra Szalay-Bobrovniczky, ha acceso ulteriori speculazioni su nepotismo tra il partito al governo Fidesz e gli operatori dei casinò nel paese.