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Il Brasile non prende ordini da nessuno, Lula insinua in un'osservazione non così sottile su Trump

I politici all'interno del Brasile sono sotto attacco dal presidente, etichettati come traditori per istigare 'assalti' contro la nazione.

Il Brasile non accetta ordini da nessuno, secondo la sottile critica di Lula a Trump
Il Brasile non accetta ordini da nessuno, secondo la sottile critica di Lula a Trump

Il Brasile non prende ordini da nessuno, Lula insinua in un'osservazione non così sottile su Trump

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha criticato l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver tentato di intervenire negli affari brasiliani, dopo che Trump ha imposto sanzioni del Magnitsky Act al giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes. Le sanzioni sono state imposte in risposta al ruolo di de Moraes nel condurre le indagini contro l'ex leader di destra Jair Bolsonaro, che ora è accusato di aver tentato un colpo di stato dopo aver perso le elezioni del 2022.

La richiesta di Trump alla Corte Suprema del Brasile di porre fine al processo contro Bolsonaro, secondo l'accusa di Lula, è stata la base della sua critica. Lula ha definito le sanzioni statunitensi "inammissibili".

Il figlio dell'ex presidente, Eduardo Bolsonaro, ha trascorso mesi a fare lobbying negli Stati Uniti, incoraggiando la pressione sull'amministrazione Trump mentre i guai legali del padre peggioravano. In un discorso sabato, Lula ha criticato anche alcuni politici brasiliani per aver incoraggiato "attacchi" contro il paese. Ha sottolineato che "il Brasile ha un solo proprietario: il popolo brasiliano" e che il paese può governarsi senza interferenze straniere.

In risposta alle sanzioni statunitensi, il Brasile pianifica una ritorsione. Tuttavia, Lula non ha specificato la natura della ritorsione. Le sanzioni, una recente decisione, sono state indicate come obiettivo della ritorsione del Brasile. Il politico chiave attualmente coinvolto negli attacchi contro il Brasile è l'ex presidente Jair Bolsonaro, che è stato condannato in settembre 2025 dalla Corte Suprema Federale del Brasile per aver tentato un colpo di stato per rimanere al potere dopo la sua sconfitta alle elezioni del 2022, ricevendo una condanna a 27 anni di prigione.

Mentre il panorama politico del Brasile continua a evolversi, la posizione di Lula contro le interferenze straniere e la sua critica contro coloro che incoraggiano gli attacchi contro il paese sono probabili

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