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I talebani in Afghanistan vietano di giocare a scacchi per paura del gioco d'azzardo

Il Taliban proibisce gli scacchi in Afghanistan a causa delle preoccupazioni relative al gioco d'azzardo, allineandosi con la legge islamica della Sharia

Il Taliban in Afghanistan proibisce il gioco degli scacchi a causa dei timori legati al gioco...
Il Taliban in Afghanistan proibisce il gioco degli scacchi a causa dei timori legati al gioco d'azzardo

I talebani in Afghanistan vietano di giocare a scacchi per paura del gioco d'azzardo

Nel mese di agosto del 2021, i Taleban hanno preso il controllo dell'Afghanistan e, da allora, il paese ha implementato severe politiche in linea con la loro stretta interpretazione delle norme islamiche. Una di queste politiche è la Legge per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, emanata nel 2024, che ha profonde implicazioni per i diritti e le libertà dei cittadini afghani, in particolare delle donne.

La legge istituzionalizza numerose misure oppressive, tra cui l'obbligo di indossare un velo integrale e di coprire il volto per le donne, il divieto di parlare in pubblico e severe restrizioni all'accesso delle donne all'istruzione, al lavoro e alla vita pubblica. Queste regole sono fatte rispettare dalla polizia della moralità, aumentando il rischio di arresti arbitrari.

L'impatto di questo ambiente legale repressivo su sport e attività culturali è profondo. Anche se le attività sportive che coinvolgono donne e bambine non sono esplicitamente menzionate nei risultati della ricerca, le implicazioni più ampie di questa legge e delle politiche dei Taleban suggeriscono che tali attività sono effectively bandite o severamente limitate. Le donne sono escluse dalla visibilità pubblica e dalla partecipazione senza l'accompagnamento di un uomo e devono rispettare un rigoroso codice di abbigliamento che copre tutto il corpo.

Le attività culturali, soprattutto quelle che coinvolgono i media e le esibizioni pubbliche, affrontano una forte censura e controllo. Ad esempio, i broadcaster devono evitare di mostrare immagini di esseri viventi a causa delle leggi sulla moralità, soffocando di fatto l'espressione culturale. L'atmosfera più ampia di oppressione e proibizioni limita le libertà di assemblea, espressione e partecipazione, elementi cruciali per la vita sportiva e culturale.

Il divieto dei Taleban degli scacchi è un esempio di questo. Il divieto si basa sull'interpretazione rigorosa dei Taleban delle norme islamiche, che considerano gli scacchi una forma di gioco d'azzardo sotto la legge islamica. Azizullah Gulzada, proprietario di un caffè a Kabul, critica il divieto degli scacchi, sottolineando che nel suo stabilimento non si giocava denaro e che gli scacchi sono legali in molti paesi a maggioranza musulmana.

Il divieto degli scacchi toglie uno dei pochi hobby rimasti ai giovani afghani dopo le numerose restrizioni. Attualmente non è chiaro se e quando gli scacchi saranno nuovamente permessi, con la decisione sul futuro del gioco nelle mani della direzione nazionale dello sport. Lo stato della federazione nazionale degli scacchi è un punto di critica in relazione al divieto degli scacchi, poiché non ha organizzato tornei ufficiali da circa due anni e sta affrontando problemi di leadership interna.

Le politiche dei Taleban nei confronti delle donne nello sport sono evidenti anche nelle competizioni di bodybuilding. Ai partecipanti non è più consentito mostrare le gambe

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