I satelliti delle Nazioni Unite sono stati dispiegati mentre le emissioni di metano raggiungono livelli senza precedenti.
In un importante passo verso la lotta al cambiamento climatico, decine di produttori di petrolio e gas si sono uniti all'Iniziativa sul Metano del Settore del Petrolio e del Gas (OGMP), un programma organizzato dall'ONU, in una recente riunione. Questa iniziativa si prefigge di ridurre le emissioni di metano, un potente gas serra, nel settore.
L'attenzione globale sulla riduzione del metano è stata ulteriormente sottolineata alla COP26 di Glasgow, in Scozia, dove più di 150 paesi hanno promesso di ridurre le loro emissioni di metano del 30% rispetto ai livelli del 2020 entro il 2030. L'UE ha inoltre concordato di stabilire limiti per le emissioni di metano sulle importazioni di petrolio e gas dell'Europa a partire dal 2030, esercitando pressioni sui fornitori internazionali per controllare le fughe di questo gas serra e misurare e segnalare le loro emissioni di metano.
L'importanza di monitorare e ridurre le emissioni di metano ha portato al lancio di una flotta di satelliti. MethaneSat, una filiale di EDF, è prevista per il lancio nel primo semestre del 2024, il satellite più preciso per il rilevamento del metano finora. Diversi altri satelliti sono stati lanciati nel 2023 per monitorare il metano, consentendo il confronto delle prestazioni delle emissioni rispetto agli obiettivi legali e volontari.
Questi satelliti, inclusi quelli finanziati da filantropi come il Bezos Earth Fund, Bloomberg e la Sequoia Climate Foundation, possono individuare le fughe di metano quasi ovunque e, entro pochi giorni, calcolare la quantità di emissioni che fuoriescono con modelli AI. Kayrros, un'azienda con sede a Parigi, ha siglato un accordo per fornire i dati sulle fughe al programma di allerta e risposta per il metano del programma ambientale dell'ONU durante la riunione dell'ONU.
Tuttavia, nonostante questi impegni e iniziative, le emissioni non stanno diminuendo e in alcuni luoghi stanno addirittura aumentando. Questo è un motivo di preoccupazione, poiché il metano è circa 80 volte più efficace nel trattenere il calore rispetto alla CO2 e rappresenta il secondo gas serra più diffuso.
Per garantire il rispetto dell'OGMP, è stato annunciato un'iniziativa separata per utilizzare i satelliti per monitorare il rispetto degli impegni delle aziende. Michael Bloomberg ha promesso 40 milioni di dollari per questa iniziativa.
L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente degli Stati Uniti ha annunciato a Dubai piani che potrebbero ridurre di circa 58 milioni di tonnellate le emissioni di metano nei prossimi 15 anni. La Cina ha inoltre presentato una strategia per il metano attesa da tempo alla COP28, che è significativa per contenere il riscaldamento globale e simboleggia la cooperazione climatica tra Cina e Stati Uniti.
È importante notare che il "gas naturale", che è composto fino al 90% da metano fossile, è il prodotto ricercato delle operazioni di frantumazione e altri progetti di trivellazione. Le emissioni non sono limitate solo alla produzione, ma possono verificarsi in tutte le fasi del suo utilizzo, comprese le case e gli edifici.
Per affrontare questo problema, l'UE, dopo trattative notturne, ha concordato di imporre "valori massimi di intensità di metano" ai produttori all'estero che inviano combustibili fossili in Europa entro il 2030. Questo passo esercita pressioni sui fornitori internazionali per ridurre le loro emissioni di metano e rispettare regolamentazioni più severe.
In conclusione, gli sforzi internazionali per ridurre le emissioni di metano stanno acquistando slancio. Con il lancio dei satelliti, il finanziamento delle iniziative e i paesi che si impegnano a regolamentazioni più severe, c'è la speranza che le emissioni di metano possano essere significativamente ridotte nei prossimi anni. Tuttavia, è necessario un monitoraggio e un'azione continui per garantire il raggiungimento di questi obiettivi.
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