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I procuratori generali federali fanno pressione sul Dipartimento dell' Energia per modificare la loro valutazione sbagliata sull' affidabilità della rete elettrica

Nove stati governati dai Democratici contestano una valutazione del Dipartimento dell'Energia, che potrebbe consentire a centrali elettriche a carbone e a olio di funzionare oltre le loro chiusure programmate nell'amministrazione Trump.

I procuratori federali esercitano pressione sul Dipartimento dell'Energia per rivedere la loro...
I procuratori federali esercitano pressione sul Dipartimento dell'Energia per rivedere la loro valutazione errata sulla affidabilità della rete

I procuratori generali federali fanno pressione sul Dipartimento dell' Energia per modificare la loro valutazione sbagliata sull' affidabilità della rete elettrica

Il Dipartimento dell'Energia (DOE) è stato criticato per un controverso rapporto pubblicato a luglio. Il rapporto, aspramente criticato dagli esperti, sembra esagerare i chiusure delle centrali elettriche previste nei prossimi cinque anni e ignorare centinaia di gigawatt di nuove risorse energetiche, principalmente solare, batterie e energia eolica, che sono attese online nei prossimi anni.

Il rapporto, scritto per conformarsi a un ordine esecutivo del presidente Donald Trump di aprile, è stato accusato di essere arbitrario, capriccioso, contrario alla legge e non supportato da prove sostanziali. I procuratori generali dell'Arizona, Colorado, Connecticut, Illinois, Maryland, Michigan, Minnesota, New York e Washington, insieme a diversi gruppi dell'industria delle energie pulite, hanno richiesto che il DOE corregga la metodologia del rapporto.

L'amministrazione Trump sta pianificando di utilizzare il rapporto per giustificare gli ordini della Sezione 202(c) in futuro, che potrebbero mantenere le centrali elettriche a combustibile fossile in funzione oltre le loro date di chiusura previste. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni riguardo al potenziale aumento dei costi dell'elettricità e alla disruption dei piani per sostituire le strutture chiuse.

Il DOE ha già utilizzato la Sezione 202(c) dell'Atto federale sull'energia per mantenere in funzione la centrale elettrica a carbone J.H. Campbell nel Michigan e la centrale a olio e gas Eddystone in Pennsylvania prima delle loro chiusure previste. Tuttavia, l'analisi del DOE ignora le potenziali azioni del mercato, degli operatori della rete e dei regolatori statali per affrontare la crescita del carico o i problemi di affidabilità nei prossimi cinque anni.

Una richiesta di riesame è stata presentata questo mese dall'Associazione americana per l'energia pulita, dal Consiglio americano per le energie rinnovabili e dall'Unione per l'energia avanzata, sostenendo che l'analisi del DOE non tiene conto degli sviluppi principali che influenzano l'adeguatezza delle risorse nei prossimi cinque anni. Costringere più centrali elettriche a rimanere aperte potrebbe aumentare i costi dell'elettricità e disturbare i piani per sostituire le strutture chiuse.

I risultati della ricerca non forniscono il nome del capo del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti che ha scritto il rapporto. Nonostante le richieste di commenti riguardo ai difetti del rapporto, il DOE non ha ancora risposto.

La controversia intorno al rapporto del Dipartimento dell'Energia continua a svilupparsi, con molte persone che mettono in discussione l'accuratezza e le implicazioni delle scoperte del rapporto. Man mano che il paesaggio energetico evolve, è fondamentale che tali rapporti forniscano una valutazione accurata e non di parte del paesaggio energetico attuale e futuro.

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