I ministri sciiti libanesi si ritirano dai negoziati sulla strategia di smilitarizzazione proposta da Hezbollah.
In un movimento che potrebbe ridefinire il panorama politico del Libano, il governo del paese sta valutando un piano di disarmo mirato a smantellare l'ala militare di Hezbollah e a porre tutte le armi sotto il controllo statale.
La decisione arriva in seguito alla crescente pressione interna ed internazionale su Hezbollah per abbandonare il suo arsenale rimanente, dopo un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti a novembre. Questo cessate il fuoco ha posto fine alla guerra tra Israele e Hezbollah, che ha causato oltre 4.000 morti in Libano, compresi centinaia di civili, e danni per 11 miliardi di dollari, secondo la Banca Mondiale.
Tuttavia, la proposta ha incontrato una forte opposizione da parte di Hezbollah e dei suoi alleati. Durante una recente riunione del Consiglio dei Ministri, il blocco politico di Hezbollah, il partito sciita Amal e il ministro sciita indipendente Fadi Makki hanno lasciato la stanza della riunione, sostenendo che il piano si basa su una decisione illegale.
Il piano mira a disarmare Hezbollah e a porre tutte le armi sotto il controllo statale. Il ministro dell'Informazione Paul Morcos ha dichiarato che l'esercito libanese inizierà a implementare il piano, ma le risorse sono limitate. Tuttavia, i dettagli del piano dell'esercito sono stati tenuti segreti.
Gli ufficiali di Hezbollah hanno dichiarato che il gruppo non considererà il disarmo fino a quando Israele non si ritirerà dalle sue posizioni strategiche e non metterà fine ai suoi quasi quotidiani attacchi aerei. Il gruppo ha anche accusato il governo di cedere alla pressione degli Stati Uniti e di Israele.
Nei giorni precedenti alla riunione del Consiglio dei Ministri di venerdì, Israele ha intensificato i suoi attacchi nel sud del Libano, causando quattro morti e 17 feriti, compresi quattro bambini. Israele ha dichiarato di non aver intenzionalmente preso di mira i caschi blu, giustificando l'incidente dicendo di aver fatto esplodere alcune bombe acustiche vicino a un sospetto nella zona di frontiera.
La Forza Temporanea delle Nazioni Unite nel Libano ha criticato Israele per questo incidente, considerandolo uno dei più gravi attacchi ai suoi personale dal cessate il fuoco di novembre.
I funzionari libanesi sono cauti riguardo al disarmo, temendo che potrebbe scatenare un conflitto civile. Il finanziamento internazionale necessario per la ricostruzione del Libano è probabile che dipenda dal disarmo di Hezbollah.
Nonostante l'assenza di un piano militare segreto pubblico per disarmare Hezbollah, il governo libanese ha accettato un piano USA all'inizio di agosto 2025, che prevede il completo disarmo di Hezbollah entro la fine dell'anno. All'esercito è stato affidato il compito di definire i dettagli dell'implementazione, ma non è stato nominato alcun individuo specifico che abbia reso pubblico questo piano.
La situazione rimane tesa, con entrambe le parti decise a non cedere. Il futuro del Libano è in bilico mentre il governo e Hezbollah affrontano questa situazione complessa e potenzialmente esplosiva.
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