I miglioramenti del secondo vertice sul clima in Africa e della seconda settimana sul clima, tenutasi nel 2025, evidenziano l'intensificazione dell'impegno dell'Africa per l'azione climatica.
Il Gruppo africano dei negoziatori (AGN) ha richiesto un obiettivo globale adeguatamente finanziato per l'adattamento, mentre i leader dei governi africani si riunivano all'evento della Convenzione delle Nazioni Unite sul clima ad Addis Ababa e alla seconda Summit africana sul clima (ACS2).
L'obiettivo, menzionato nella Dichiarazione di Addis Ababa ma non ancora pubblicata dal governo etiope o dall'Unione africana, mira a garantire significativi impegni di finanziamento per il clima e un sostegno migliorato per gli sforzi di adattamento e mitigazione del clima in Africa.
L'Etiopia ha fatto un importante passo avanti lanciando la sua nuova Contribuzione nazionalmente determinata (NDC 3.0) durante la cerimonia di apertura della Settimana del clima 2, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra del 70,3% entro il 2035 rispetto alla situazione "business as usual" (BAU), rispetto al 68,8% della precedente versione.
Inoltre, il Gruppo africano dei negoziatori Expert Support (AGNES) ha sviluppato una Legge modello per il cambiamento climatico per aiutare i paesi senza leggi sul cambiamento climatico a rafforzare i loro quadri di governance nazionali.
I leader hanno sottolineato l'importanza dei mercati dell'energia regionale attraverso una migliore infrastruttura della rete, reti di trasmissione aggiornate e regolamentazioni armonizzate, nonché l'espansione dei bacini dell'energia elettrica dell'Africa orientale e meridionale. Tuttavia, gli investimenti rimangono limitati, con l'Africa che aggiunge solo 4 GW di capacità rinnovabile nel 2024 rispetto ai 600 GW a livello globale.
Per affrontare questo problema, i leader hanno richiesto che la quota africana degli investimenti energetici rinnovabili a livello globale passi dal 2% attuale al least 20% entro il 2030. Questa ambizione include la generazione di 2,2 milioni di posti di lavoro e risparmi di 3-5 trilioni di dollari entro il 2050.
L'Africa ha confermato la sua ambizione di espandere la capacità energetica rinnovabile da 56 GW a 300 GW entro il 2030, con il Partnership accelerato per le rinnovabili in Africa (APRA) e il Corridoio africano per l'energia pulita che svolgono ruoli cruciali.
È stato lanciato il Patto africano per l'innovazione climatica, posizionando il continente come fornitore di soluzioni e hub per l'energia rinnovabile, l'industrializzazione verde e il commercio intra-africano. L'adozione della Dichiarazione di Addis Ababa ha anche richiesto un finanziamento equo e prevedibile per l'Africa, con un forte segnale unificato dal continente che l'adattamento è una priorità.
Tuttavia, l'obiettivo di Glasgow di raddoppiare il finanziamento per l'adattamento dai livelli del 2019 entro il 2035 scadrà quest'anno, e l'Africa ha bisogno di 53 miliardi di dollari all'anno per l'adattamento ma ne ha ricevuti solo 13 miliardi nel 2021-2022. I negoziatori dei paesi meno sviluppati (LDC) hanno richiesto un triplicamento dell'impegno esistente di raddoppio
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