I meteoriti marziani provengono dai più grandi vulcani del Sistema Solare
In uno studio innovativo, il geologo James Day e il suo team presso l'Università della California a San Diego, insieme ai co-autori Kim Tait del Royal Ontario Museum in Canada, Arya Udry dell'Università del Nevada a Las Vegas, Frédéric Moynier dell'Università Paris Diderot, Yang Liu del Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology, e Clive Neal dell'Università di Notre Dame, hanno scoperto importanti informazioni sulla formazione delle rocce vulcaniche su Marte. Lo studio, finanziato dalla NASA, è stato pubblicato il 15 novembre sulla rivista Nature Communications.
I ricercatori hanno proposto un nuovo modello per la formazione delle rocce vulcaniche marziane, comprese quelle dei grandi vulcani come Olympus Mons e quelle associate alla flessione della litosfera. Questo modello suggerisce un ruolo importante nella fusione dei materiali ricchi d'acqua attraverso processi tettonici, un meccanismo che potrebbe spiegare l'intera gamma di vulcanismo osservata su Marte.
Lo studio ha esaminato 40 meteoriti marziani per le loro composizioni chimiche, gettando luce sulla relazione di questi meteoriti tra loro. I due tipi dominanti di meteoriti marziani, shergottiti e nakhliti, hanno composizioni complementari, molto simili alle rocce vulcaniche di Kilauea e Diamond Head Crater alle Hawaii. Le relazioni tra questi meteoriti marziani sono sorprendentemente simili a quelle osservate alle Hawaii.
I risultati di questo studio potrebbero avere implicazioni per la comprensione dei processi vulcanici su Marte. Ad esempio, la flessione della superficie marziana a causa di Olympus Mons, il vulcano più grande del sistema solare, tre volte più alto del Monte Everest, può causare enormi tensioni, fusione e vulcanismo. Analogamente, il peso enorme delle isole Hawaii spinge verso il basso sulla placca del Pacifico, portando alla fusione e alla formazione di vulcani come il Diamond Head Crater.
Il nuovo modello potrebbe anche avere implicazioni per le rocce basaltiche esaminate dal Mars Exploration Rover, Spirit, al cratere Gusev. La relazione tra i meteoriti marziani ha implicazioni per queste rocce, poiché condividono similarità con i processi vulcanici osservati sulla Terra.
In conclusione, questo studio fornisce preziose informazioni sulla formazione delle rocce vulcaniche su Marte e stabilisce un legame tra i meteoriti marziani diversificati e le similarità con i processi vulcanici osservati sulla Terra. I ricercatori suggeriscono le stesse origini per il vulcanismo marziano osservato alle Hawaii, aprendo nuove strade per la comprensione della storia geologica di Marte e della sua attività vulcanica.
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