I fondi per i programmi federali di reinsediamento sono cessati, ma le associazioni cattoliche degli Stati Uniti continuano a fornire assistenza
Profughi che si trovano legalmente negli Stati Uniti stanno esprimendo timori a causa della sospensione del Programma Americano per l'Ammissione dei Rifugiati (USRAP), un programma che ha accolto oltre 3 milioni di rifugiati in America dal suo inizio nel 1980.
L'ordinanza esecutiva firmata dal Presidente Donald Trump il 20 gennaio 2021, intitolata "Riallineare il Programma Americano per l'Ammissione dei Rifugiati", ha sospeso l'USRAP e i fondi federali per l'assistenza ai rifugiati. Questa decisione ha portato alla fine o alla sospensione dei programmi per i rifugiati delle Caritas Cattoliche in diverse località del paese.
Le agenzie di Caritas Cattoliche hanno assistito nell'insediamento dei rifugiati per oltre 50 anni, finanziate da contratti tra il governo federale e la Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti. Tuttavia, a seguito della decisione dell'amministrazione Trump di terminare questi contratti e della mancanza di pagamenti, la USCCB ha interrotto la partnership con il governo federale ad aprile 2021.
Di conseguenza, le organizzazioni di Caritas Cattoliche in tutto il paese hanno licenziato dipendenti e interrotto i loro programmi di reinsediamento dei rifugiati. Nel Michigan, sono stati licenziati più di 20 dipendenti, mentre in Virginia diverse organizzazioni di reinsediamento dei rifugiati hanno ridotto le loro operazioni e licenziato dipendenti a causa della sospensione dell'USRAP e dei tagli ai fondi federali nel 2020.
Nonostante queste sfide, le agenzie di Caritas Cattoliche continuano a servire circa 1.400 rifugiati in diverse località del paese, principalmente dal Myanmar, dall'Ucraina e dall'Afghanistan. A Detroit, la Caritas Cattoliche della Michigan sud-orientale continua a servire i rifugiati, concentrandosi sull'incontro dei bisogni basilari indipendentemente dall'origine.
La sospensione dell'USRAP ha frammentato le famiglie, causando la separazione di alcuni rifugiati dalle loro famiglie. Questa paura tra i rifugiati non è limitata a Detroit; i rifugiati in tutto il paese stanno esprimendo preoccupazioni simili a causa dell'incertezza sul futuro dell'USRAP.
Alcuni rifugiati a Detroit evitano di cercare cure mediche, assistenza alimentare o di frequentare la scuola o la chiesa a causa della paura delle politiche dell'amministrazione Trump. Tuttavia, alcuni programmi di Caritas Cattoliche a Detroit, come l'istruzione genitoriale e l'insegnamento dell'inglese, sono accessibili online.
Paul Propson, CEO della Caritas Cattoliche della Michigan sud-orientale, ritiene che il danno causato dalla terminazione del contratto con il governo federale possa aver fatto dubitare alla Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti della affidabilità della partnership.
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