I difensori di Suleiman sostengono che non si dovrebbe permettere ai traditori di prendere il potere.
In un'audace mossa, la campagna presidenziale di Omar Suleiman ha accusato i governanti militari egiziani di condurre discussioni sul futuro del paese con estremisti e traditori. La dichiarazione, pubblicata sulla pagina Facebook della campagna, arriva dopo l'esclusione di Suleiman dalle elezioni presidenziali da parte della Commissione Elettorale Presidenziale ad aprile.
La candidatura di Suleiman aveva indignato le forze politiche e rivoluzionarie, che credevano che le figure legate al regime dell'ex presidente Hosni Mubarak non dovessero candidarsi alla presidenza. Suleiman è stato escluso a causa della mancanza di distribuzione geografica delle endorsement dei cittadini per la sua candidatura, richiedendo 30.000 endorsement firmati da cittadini in 15 governatorati o il sostegno di 30 MPs.
La dichiarazione della campagna di Suleiman indica una significativa discordia tra i sostenitori dell'ex vicepresidente e il Consiglio Militare Supremo. I sostenitori di Suleiman hanno avvertito il Consiglio Militare che non tollereranno il passaggio dell'Egitto a terroristi e traditori. Questo sentimento è stato ulteriormente sottolineato da Mohamed al-Esheiry, coordinatore della campagna di Suleiman, che ha dichiarato che non si escludono manifestazioni pacifiche per esprimere il loro punto di vista.
Esheiry ha anche menzionato che la campagna ha piani che non intende condividere sulla sua pagina Facebook. Ha fornito una spiegazione per il riferimento ai "incontri a porte chiuse", dichiarando che la campagna ha strategie che non vengono rese pubbliche.
La campagna di Suleiman ha difeso il Consiglio Militare per oltre un anno e mezzo, ma la dichiarazione della campagna suggerisce che sono stati ignorati e privati di qualsiasi ruolo politico dai governanti militari. La campagna si è rivolta al Consiglio Supremo delle Forze Armate sulla sua pagina Facebook, dichiarando che non rimarranno in silenzio e hanno significativi dissidi con il Consiglio.
Due giorni prima della dichiarazione, Mohamed Morsy, membro dei Fratelli Musulmani, è stato annunciato come nuovo presidente dell'Egitto. La dichiarazione della campagna di Suleiman esprime un senso di tradimento e esclusione dal processo politico da parte dei governanti militari.
In risposta alla presunta cessione dell'Egitto a terroristi e traditori, Esheiry ha chiarito che la dichiarazione "non tollereremo" si riferisce al fatto che i sostenitori di Suleiman non accetteranno una simile cessione. La campagna ha promesso di mantenere l'impeto nel processo elettorale, dichiarando che "non si fermeranno a lungo" come protesta contro l'esclusione.
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