I casinò di AC licenziano più di 300 dipendenti
Al centro di Atlantic City, la stagione estiva è giunta a una fine inaspettata per oltre 300 dipendenti dei casinò. I casinò Revel e Trump hanno avviato licenziamenti stagionali in anticipo rispetto al solito, una mossa che ha scosso la forza lavoro locale.
Il più grande sindacato del settore casinò della città, Local 54, critica le azioni di Revel, con il suo leader, John O’Neill, in prima linea. Il sindacato, che rappresenta 11 casinò ad Atlantic City, non rappresenta Revel, ma O’Neill non si trattiene dalle critiche.
I lavoratori, per lo più in servizio stagionale, non si aspettavano di essere licenziati così presto. I licenziamenti sono avvenuti vicino al Labor Day, un periodo in cui la città si prepara solitamente per una stagione impegnativa. La situazione ha aperto nuove trattative contrattuali nel settore dei casinò, con Revel in prima linea.
Revel, sembra, sta utilizzando dipendenti a tempo parziale per affrontare le sfide economiche. Questa transizione verso l'impiego a tempo parziale è un punto centrale nelle trattative contrattuali in corso, che non riguardano solo Revel, ma coinvolgono tutti e 11 i casinò rappresentati da Local 54.
La critica di Local 54 alle pratiche di Revel si concentra sui licenziamenti anticipati e inaspettati. Il sindacato ritiene che queste azioni siano dannose per la stabilità della forza lavoro e per la salute generale del settore dei casinò ad Atlantic City.
I casinò di Atlantic City hanno storicamente seguito un ciclo stagionale per i licenziamenti, ma quest'anno il ciclo è stato interrotto. I licenziamenti anticipati ai casinò Revel e Trump hanno stabilito un precedente che il sindacato spera di affrontare attraverso le trattative contrattuali in corso.
Mentre la città si prepara per la stagione autunnale, il futuro di questi lavoratori e del settore dei casinò nel suo insieme rimane incerto. Le trattative promettono di essere un momento cruciale nella storia del settore dei casinò di Atlantic City, con il benessere dei suoi lavoratori al centro delle discussioni.
