I casinò che offrono giochi di poker in Austria potrebbero rischiare di chiudere.
Nel cuore di Vienna, i tavoli di poker luccicanti dei Concord Card Casinos hanno a lungo attirato celebrità come Boris Becker, Pamela Anderson e Daniel Negreanu. Tuttavia, il futuro di questi casinò di poker gestiti commercialmente è minacciato, poiché il loro proprietario, Peter Zanoni, si trova di fronte a una serie di sfide legali e cambiamenti normativi.
Zanoni, che gestisce 12 casinò in Austria, 11 dei quali portano il nome Concord Card Casino, è coinvolto in dispute legali con le autorità austriache da oltre due decenni. La sua ultima battaglia è iniziata quando sono state avviate procedure di insolvenza a causa di debiti fiscali che ammontano ad approximately €203 million. Despite this, Zanoni è determinato a mantenere in attività i Concord Card Casinos oltre il 31 dicembre 2019, nonostante la scadenza della licenza per il poker e l'insolvenza dell'azienda.
La nuova legislazione austriaca sul gioco d'azzardo, che entrerà in vigore dal 2020, stabilisce che il poker può essere giocato solo nei casinò autorizzati del marchio Austria. Questo cambiamento nella legge, introdotto nel 2013, rappresenta una sfida significativa per Zanoni, che chiede una "rivedere la legge dell'Unione" delle nuove regole.
La situazione finanziaria di Zanoni è precaria, con gli attivi bancari della società che ammontano a soli €572,000. Il rapporto di patrimonio della società è di un impressionante -5.472 percento, e nel 2017 il "patrimonio negativo" è stato di €130.478.880,34. L'ultima perdita segnalata è stata di €131,26 milioni.
Zanoni si considera una vittima di tasse elevate, sostenendo che il suo modello di business è minacciato da "tasse enormi". Per cercare di cambiare la legge, intende fare lobbying tra i membri del Consiglio Nazionale per un cambiamento nella legge, in particolare un'estensione del periodo di transizione e una chiarificazione della legge sulle tasse. Ha anche presentato un reclamo alla Corte Costituzionale (VfGH) e intende presentare un ricorso alla Corte di Giustizia Europea (EuGH).
Per discutere la situazione attuale, Zanoni ha invitato i media a una conferenza stampa a Vienna. L'evento è previsto per fare luce sulle sue strategie per mantenere in attività i Concord Card Casinos oltre il 2019, date le circostanze.
Al momento, non è chiaro come Zanoni intenda affrontare queste sfide. Le opzioni tradizionali per un operatore di casinò in una situazione del genere potrebbero includere la richiesta di rinnovo o appello della licenza, la riorganizzazione finanziaria o il reperimento di nuovi investitori, l'adattamento delle operazioni aziendali per conformarsi alla nuova legislazione, l'esplorazione della possibilità di trasferirsi in giurisdizioni con leggi più favorevoli o il passaggio a piattaforme online se consentito. Tuttavia, senza dettagli concreti da fonti verificate, rimane da vedere come Zanoni procederà.
Una cosa è certa: il futuro dei Concord Card Casinos, con i loro tavoli di poker luccicanti e la clientela di celebrità, è in bilico. Mentre la situazione si evolve, gli occhi del mondo del gioco d'azzardo sono puntati su Vienna.