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Hackers di Kewadin scrivono una lettera di scontento al giornale regionale dopo l'attacco informatico

La tribù di Sault Ste. Marie degli indiani Chippewa riapre i suoi casinò Kewadin nel Michigan dopo un'incidente di ransomware durato due settimane.

Dopo il recupero del controllo sui loro sistemi, i casinò Kewadin riprenderanno gradualmente le...
Dopo il recupero del controllo sui loro sistemi, i casinò Kewadin riprenderanno gradualmente le operazioni a partire da mercoledì, con la tribù Sault in testa.

Hackers di Kewadin scrivono una lettera di scontento al giornale regionale dopo l'attacco informatico

In un'inaspettata piega degli eventi, i casinò Kewadin della tribù Sault sono stati colpiti da un attacco informatico dal 9 febbraio. Questo caos digitale ha interrotto le loro operazioni di gioco per oltre due settimane, causando un gran trambusto nella comunità del Sault Ste. Marie Tribe of Chippewa Indians del Michigan.

Tuttavia, i responsabili non si sono accontentati di causare confusione. Hanno scritto una lettera aperta al quotidiano locale, The Sault Tribe Guardian, per esprimere il loro fastidio per essere stati ignorati. Pur sostenendo di non avere intenzioni maligne, hanno fatto intendere che una rapida soluzione sarebbe stata possibile se solo la tribù avesse pagato.

La cifra di $5 milioni circolata nei media per il riscatto è, secondo i responsabili, solo una speculazione. Hanno dichiarato che non ci sono state trattative finora, lasciando supporre che gli esperti di sicurezza informatica della tribù siano riusciti a riprendere il controllo senza pagare il riscatto o che abbiano scelto un'altra strada.

DataBreaches.net, fonte rispettata, ha riferito che un noto gruppo di hacker a livello globale, RansomHub, ha rivendicato l'attacco attraverso il Dark Web. Conosciuto per la sua aggressività, RansomHub ha un curriculum di oltre 500 vittime nel 2024, secondo la società di cybersecurity Group-IB. Questo gruppo è famoso per il suo modello di doppio estorsione, in cui prima cripta i sistemi e poi minaccia di diffondere i dati rubati se non viene pagato il riscatto.

Nonostante le difficoltà, la tribù Sault rimane risoluta. Ha annunciato in un recente comunicato stampa che le sue proprietà dei casinò inizieranno a riaprire dal mercoledì successivo. Tutte le camere d'albergo, i ristoranti e l'intrattenimento torneranno ai loro orari regolari, riportando un barlume di normalità nella scena dei giochi della Penisola Superiore. Le linee telefoniche sono ora operative e pronte a rispondere alle domande degli impazienti clienti.

Mentre la tribù Sault guarda al futuro, speriamo che vengano imparate le lezioni e che vengano adottate misure di sicurezza migliori per prevenire simili incidenti in futuro. Dopotutto, la sicurezza informatica non è più un'opzione; è una necessità nel nostro mondo sempre più digitale.

La lettera aperta degli hacker, ignorata dalla tribù Sault, ha rivelato le loro motivazioni per l'attacco informatico ai casinò Kewadin. Nonostante l'attacco informatico, la tribù Sault è determinata a riaprire i suoi casinò, con la notizia che i casinò, gli hotel, i ristoranti e l'intrattenimento riprenderanno le operazioni dal mercoledì successivo. Le motivazioni dietro la richiesta di riscatto degli attaccanti informatici rimangono poco chiare, poiché non ci sono state trattative e la tribù non ha reso noto la sua risposta.

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