Guy Rocher, ribelle innovatore, fa un'ondata nel suo campo
Guy Rocher, un noto sociologo canadese, ha trascorso oltre cinque decenni a indagare le sfaccettature del cambiamento sociale. La sua carriera, che si estende per mezzo secolo, lo ha visto contribuire significativamente in vari campi, dall'istruzione alla governance indigena, all'identità culturale e al sistema sanitario.
Il viaggio accademico di Rocher ha avuto inizio all'Università Laval, dove ha affinato le sue competenze prima di trasferirsi all'Università di Montreal nel 1960, dove ha servito come direttore del Dipartimento di Sociologia. Il suo dottorato presso l'Università di Harvard ha ulteriormente consolidato la sua posizione come studioso.
Una delle prime importanti contribuzioni di Rocher è stata il suo incarico come membro della Commissione Reale sull'Istruzione nel Quebec nel aprile 1961. Questo ruolo ha segnato l'inizio del suo coinvolgimento nella formazione del sistema educativo della provincia. Il suo lavoro sulla commissione, che si è protratto per cinque anni fino al 1966, ha portato a un rapporto con 500 raccomandazioni.
Le riforme avviate dalla commissione, guidate da Rocher e altri, hanno portato alla creazione del Ministero dell'Istruzione, delle scuole polivalenti, dei CEGEP e della rete dell'Università del Quebec. Le riforme sono state strumentali nel far fronte alla crescente domanda di istruzione, con il numero di studenti delle scuole secondarie che raddoppiava prima della fine del decennio, in parte a causa dell'arrivo dei baby boomer nell'adolescenza.
Negli anni '80, l'attenzione di Rocher si è spostata verso il Centre de recherche en droit public. In quel periodo, aveva opinioni forti sul futuro del Quebec, suggerendo che avrebbe potuto diventare un piccolo enclave se non si fosse separato dal Canada.
La carriera di Rocher è stata caratterizzata dal bisogno di capire e spiegare il cambiamento sociale e dall'occasionale richiesta di parteciparvi. Questa forza motrice nella sua vita lo ha portato a servire come Sottosegretario allo Sviluppo Culturale durante l'elaborazione e l'adozione della Legge 101 e della prima politica culturale del Quebec. Ha anche servito come Vicepresidente del Consiglio delle Arti del Canada dal 1969 al 1974.
In anni successivi, l'attenzione di Rocher si è spostata su temi come la governance indigena, l'identità culturale, il sistema sanitario, il pluralismo democratico, la genetica e le conseguenze delle nuove tecnologie sui valori.
Nel corso della sua carriera, Rocher è stato un autore prolifico, scrivendo oltre 20 libri, più di 200 articoli e innumerevoli interventi pubblici. È anche noto per la sua opposizione alla "laicità aperta" promossa da Charles Taylor e Gérard Bouchard, sostenendo invece una forma più rigorosa di laicità per le istituzioni statali del Quebec.
Nonostante i significativi cambiamenti nel sistema educativo del Quebec nel corso degli anni, esso rimane diviso in due o tre settori, compresi gli istituti privati e pubblici. Rocher è stato assunto dal Ministro Camille Laurin, che conosceva al Collège de l'Assomption, poche settimane dopo l'elezione del primo governo del Parti Québécois nel 1976.
Nel 1960, solo il 13% dei francofoni del Quebec completava gli studi secondari e il 4% frequentava l'università, rispetto all'11% degli angl
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