Guida completa per i successi del Britpop
Negli anni '90, un'epoca musicale vibrante e iconica nota come Britpop è nata e ha prosperato. Questo movimento, che avrebbe lasciato un'impronta indelebile sulla scena musicale, è stato inaugurato dalla copertina di aprile 1993 di Select magazine con Brett Anderson, frontman dei Suede.
Uno dei inni di quest'epoca era "Ready To Go" dei Republica, un grido di battaglia per le giovani donne e le ragazze degli anni '90. D'altra parte, "Girls & Boys" dei Blur offriva una dissertazione spigliata degli accoppiamenti disinibiti e delle copule durante le vacanze Club 18-30. Nel frattempo, "Kung Fu" degli Ash era uno dei molti singoli fantastici che hanno sfornato a metà degli anni '90.
L'era del Britpop non era solo sulle boys band, però. "Vaseline" degli Elastica era un minuto e venti di pura gioia adrenalina, mentre "Yes" di McAlmont e Butler era un singolo soave, senza tempo e reminiscent di "I Will Survive". "The Man Don't Give A Fuck" dei Super Furry Animals era un singolo colorito, campione di Steely Dan, e "Common People" dei Blur è considerato da molti l'inno nazionale britannico.
L'epoca ha anche visto l'ascesa di alcuni gruppi meno noti ma altrettanto influenti. "Every You Every Me" dei Placebo era un banger d'oro solido degli anni '90, mentre "U16 Girls" dei Travis era un avvertimento per gli uomini arrapati sulle ragazze minorenni. "Sandstorm" dei Cast era una canzone che meritava una vera udienza a livello mondiale, e "Fader" dei Drugstore è stato endorsato dai Radiohead e dai The Jesus And Mary Chain.
I Radiohead, con il loro suono unico, hanno anche lasciato il loro segno in questo periodo. "Just" era una delle canzoni che hanno fatto notare al mondo il gruppo, e "Mansize Rooste" dei Supergrass era un singolo di successo, uno dei loro più amati e il loro primo singolo UK Top 20.
L'era del Britpop non è stata priva di collaborazioni. Electrafixion, un progetto parallelo dei duo Ian McCulloch e Will Sergeant degli Echo & the Bunnymen, ha registrato la canzone "Zephyr" con Ian McCulloch e Will Sergeant degli Echo & the Bunnymen. In modo simile, "Queer (Danny Saber Alt. Vox Mix)" dei Garbage era un remix del loro singolo di debutto, un po' reminiscent del Britpop.
"Live Forever" degli Oasis ha racchiuso l'ottimismo, l'hedonismo e il senso di possibilità dell'epoca del Britpop. Questa canzone, insieme alle altre menzionate, ha dipinto un quadro vivido degli anni '90 e dello spirito del Britpop, uno spirito che continua a risuonare oggi.
In un'epoca in cui la musica stava evolvendo rapidamente, queste canzoni si sono distinte, diventando la colonna sonora di una generazione. Restano un testimonianza della creatività, dell'energia e dello spirito dell'era del Britpop.
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