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Gruppo di collaboratori non retribuiti chiede assistenza militare nel conflitto in Ucraina

Le discussioni a Parigi ruotano intorno alle promesse di sicurezza e ai possibili dispiegamenti di truppe in sostegno dell'Ucraina. La domanda остается: Fin dove sarà preparata l'Europa a spingere i limiti in questo conflitto?

Gruppo di Personale Non Militare Esorta l'Assistenza dell'Esercito per l'Ucraina
Gruppo di Personale Non Militare Esorta l'Assistenza dell'Esercito per l'Ucraina

Gruppo di collaboratori non retribuiti chiede assistenza militare nel conflitto in Ucraina

Titolo: Coalizione internazionale si riunisce a Parigi per discutere delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina

I sostenitori occidentali dell'Ucraina si sono riuniti a Parigi per consultazioni finalizzate a fornire garanzie di sicurezza militare alla nazione sotto assedio. Le discussioni, presiedute dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro britannico Keir Starmer, coinvolgono trentacinque capi di stato e di governo, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff.

Mentre la coalizione non ha fatto dichiarazioni pubbliche concrete sui dettagli delle garanzie di sicurezza, l'attenzione della discussione è rivolta a garantire la sicurezza dell'Ucraina dopo la fine della guerra e gli impegni politici e militari in caso di nuova aggressione russa.

Il principale onere di un dispiegamento sarebbe sostenuto dai membri europei della NATO, che non possono intraprendere questo compito senza una garanzia degli Stati Uniti. Diversi paesi, tra cui la Francia e la Gran Bretagna, hanno dichiarato la loro disponibilità a dispiegare alcuni migliaia di soldati. Tuttavia, la Germania priorità all'equipaggiamento delle forze armate ucraine e deciderà ulteriori azioni solo dopo un cessate il fuoco.

La Lituania ha un atteggiamento riservato riguardo al dispiegamento di truppe, mentre molti paesi, tra cui la Grecia, la Slovacchia, l'Italia, Cipro, la Polonia, l'Austria, la Romania, la Slovenia, la Croazia e l'Ungheria, hanno rifiutato il dispiegamento di truppe verso l'Ucraina, ma sono disposti a sostenere l'Ucraina attraverso altri mezzi.

La Svezia ha espresso la sua volontà di garantire la pace in Ucraina attraverso il monitoraggio dello spazio aereo e dal mare, e i Paesi Bassi hanno dichiarato che possono fornire assistenza via terra, mare e aria. La Spagna e il Portogallo hanno accennato mesi fa a una possibile partecipazione a una missione di pace.

Ventisei paesi, tra cui il Belgio, si sono impegnati a fornire truppe per garantire un cessate il fuoco o la pace in Ucraina. Oltre alla Francia e al Regno Unito, queste nazioni hanno promesso forze terrestri, aeree o navali per sostenere questo sforzo. Tuttavia, i contributi militari esatti e i paesi partecipanti oltre a quelli menzionati non sono stati resi pubblici dopo i colloqui di Parigi della "coalizione dei volenterosi".

La Repubblica Ceca considera prematura la discussione sul dispiegamento di truppe, e la Danimarca, l'Estonia e la Lituania hanno promesso il dispiegamento di truppe. Il possibile dispiegamento di truppe in Ucraina o vicino ai suoi confini è stato menzionato, ma le garanzie di sicurezza elaborate dai capi militari della coalizione richiedono l'approvazione politica.

Macron intende spingere avanti i piani della coalizione dei volenterosi e dimostrare la responsabilità degli Stati Uniti. Le discussioni sono in corso e l'esito si prevede che darà un significativo

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