Gli studiosi si riuniscono a Istanbul per unire la comunità musulmana contro il genocidio a Gaza
La conferenza "Responsabilità islamica e umanitaria: Gaza", organizzata dall'Unione Internazionale dei Studiosi musulmani (UISM) e dalla Fondazione per gli Studiosi islamici in Turchia, si è aperta venerdì nella storica Moschea del Sultan Eyüp di Istanbul. La conferenza, che si svolgerà fino al 29 agosto, mira a mobilitare il mondo islamico e la comunità internazionale per contrastare il genocidio, il razzismo e le ambizioni espansionistiche, in particolare nella Striscia di Gaza.
Il focus principale della conferenza è unire il mondo musulmano contro le azioni di Israele a Gaza, in particolare fermando gli attacchi, aprendo corridoi umanitari e garantendo che l'aiuto raggiunga il popolo di Gaza. Eymen Zeydan, a capo dell'Istituto di Gerusalemme dell'International branch, ha descritto la guerra a Gaza come "una delle maggiori catastrofi della storia moderna".
Ali Erbaş, a capo del Diyanet della Turchia, ha condannato le azioni di Israele a Gaza come "una rete terroristica, un branco di banditi, un branco selvaggio e perverso... che porta avanti brutalità contro brutalità". Zeydan ha accusato Israele di genocidio contro più di due milioni e mezzo di persone a Gaza.
Il professor Nasrullah Haci Muftuoglu ha sottolineato che sanzioni e boicottaggi contro Israele sono una priorità radicata nella legge islamica e nei principi umanitari internazionali. La conferenza sottolinea la necessità di un'alleanza islamica per affrontare questi problemi.
La conferenza comprenderà 18 sessioni che affrontano Gaza, Gerusalemme e la lotta palestinese più ampia. La conferenza si concluderà nella Moschea di Santa Sofia con l'emanazione della "Dichiarazione di Istanbul", che delinea i passaggi concreti per l'azione politica, umanitaria e legale in favore dei palestinesi. La "Dichiarazione di Istanbul" chiama a un forte rifiuto dell'anneessione israeliana, dello sfollamento forzato e della violenza, alla protezione dei diritti umani dei palestinesi, a un immediato cessate il fuoco, all'accesso all'aiuto umanitario e alle soluzioni politiche per raggiungere la pace e la giustizia duratura nella regione.
Altri obiettivi della conferenza sono la formazione di delegazioni per incontrare i leader degli stati, l'istituzione di un corpo di follow-up permanente per attuare le decisioni della conferenza e l'invio di un messaggio di solidarietà a Gaza. Il presidente dell'UISM, Ali Muhyiddin al-Qaradaghi, ha invitato le nazioni musulmane e arabe a vedere la situazione di Gaza come propria. La dichiarazione della conferenza sottolinea l'importanza di rinvigorire lo spirito del Hilfu'l-Fudul (Patto di Virtù) per rendere conto dei responsabili dei crimini.
La conferenza mira a inviare un messaggio che non ci può essere pace sulla terra finché non ci sarà pace in Palestina. La "Dichiarazione di Istanbul", che sarà adottata alla fine della conferenza, è attesa come un passo significativo per raggiungere questo obiettivo.
Leggi anche:
- Lotta per il confine della Moldavia, sostenuta dagli alleati francesi e sospetta interferenza russa in Europa
- Impressioni notevoli: il top HR di Toyota è stato motivato da un approccio unico allo sviluppo degli studenti in una sola scuola
- Il Centro di Riduzione dei Danni dell'Alberta centrale sta affrontando una crisi finanziaria a causa della decisione provinciale di interrompere il finanziamento.
- Smetta di usare la tattica tribale, signor Duale, non sara' efficace stavolta.