Gli scontri politici in Nepal culminano con le dimissioni del Primo Ministro K.P. Sharma Oli, a seguito delle proteste che hanno causato 19 morti.
In un importante sviluppo, il Primo Ministro K.P. Sharma Oli del Nepal ha annunciato le sue dimissioni in una data non specificata. Le dimissioni seguono l'escalation delle proteste anti-corruzione nel paese, che hanno causato 19 morti e oltre 100 feriti.
Le proteste, che sono iniziate come richiesta di trasparenza e responsabilità, sono in corso da tempo. In risposta a queste proteste, il Primo Ministro Oli ha convocato un incontro di tutti i partiti politici del Nepal per trovare una soluzione pacifica. Tuttavia, lunedì le proteste sono diventate violente, portando alla tragica perdita di vite e feriti.
Dopo le dimissioni del Primo Ministro Oli, il Presidente Bidya Devi Bhandari le ha accettate il 19 febbraio 2021 e ha nominato Sher Bahadur Deuba come Primo Ministro ad interim del Nepal.
La violenza verificatasi durante le proteste è stata dovuta al divieto del governo sui social media, successivamente revocato dal governo martedì. Despite the lifting of the ban, the anti-corruption protests in Nepal have not been officially resolved.
Prakash Silwal, consigliere del Primo Ministro Oli, ha confermato le dimissioni. Le dimissioni sono una risposta alle richieste dei manifestanti anti-corruzione del Nepal, che hanno chiesto un governo più responsabile e trasparente.
Despite the curfew imposed, protests continued on Tuesday, indicating the deep-seated dissatisfaction of the protesters. The anti-corruption protests in Nepal are a testament to the people's desire for change and their commitment to fighting corruption.
As the situation continues to unfold, it is hoped that the interim government will take steps towards addressing the concerns of the protesters and working towards a more peaceful and stable Nepal.
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